#365 - 1 luglio 2025
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Attualità

Il dilemma

Tregua e pace

di Amanzio Possenti

Se è vero che tra tregua e pace c’è molta differenza - sostanzialmente le posizioni avverse rimangono tali, intatte - nondimeno la forza di una tregua, ancor più se seguita da una trattativa, emana un proprio carattere forte. Quanto meno si cerca di ragionare affinchè prevalgano i motivi del rinnovato rapporto anzichè quelli della costante divisione. Ed è proprio qui che si verifica la buona volontà oppure soltanto la convenienza.

La tregua imposta da Trump ai due storici contendenti Israele e Iran affronta dunque questa situazione, poiché se si trattasse di una sosta per riarmarsi e tornare appena possibile a configgere, sarebbe qualcosa di inaccettabile sia rispetto ai due Paesi in guerra (da 47anni da quando si installò al potere la classe degli ayatollah), sia rispetto alla comunità internazionale che si oppone all’armamento nucleare dell’Iran.
Da parte sua Israele, stretta nella decisione iraniana di ‘cancellare’ lo stato ebraico non può stare a guardare se vuole garantire la propria sicurezza e sopravvivenza messa ininterrottamente a repentaglio, a peggior ragione se il regime iraniano disponesse della atomica (continuando a far salire la percentuale di uranio arricchito): resta da controllare se il massiccio bombardamento americano ha totalmente distrutto, e di quanto, il potenziale nucleare degli ayhatollah.

Torna il discorso tregua-pace: se la prima è solo un espediente che rimanda nel tempo un problema cancellato oppure in parte, allora la tregua non eliminerà il tema. Chiaro che tutti noi confidiamo che la tregua sia il preludio positivo ad una futura e autentica pace. Per il bene di tutti.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.