#125 - 30 marzo 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Si avvicina la Pasqua, tempo di meditazione e riflessione.
Pubblichiamo i versi scritti da Antonio Bruni sulla "Via Crucis"
dividendo le stazioni per ogni numero del giornale.

LA Via Crucis

(stazioni dal V al IX )

su immagini di Luigi Rincicotti
www.antoniobruni.it

di Antonio Bruni

V
Cireneo

Andavo tranquillo
tornavo al lavoro
un giorno normale
incrocio un corteo
la guardia mi stringe
m’impone la croce
ma è lui il condannato!
lo devo supplire?
mi guarda ed è lampo
io abbasso la schiena
quel carico segna
nell’animo brucia

VI
Veronica

Prezioso è il panno
profuma di lino
protegge il mio collo
da caldo e da umori
è appena lavato
ma quando deterge
quel volto affannato
diventa fiammata
che in seno mi scuote
l’impronta sua grida
si stampa a ferita
perenne di storia

VII
Crucifige

Spettacolo forte
in strada il martirio
guardiamo impassibili
la pena dell’altro
scommessa ribalda
su quanto resiste
sfoghiamo su lui
la rabbia sepolta
in gola cacciamo
singhiozzo e pietà
emessa condanna
che paghi per noi!

VIII
Il re dei giudei

Onore al re
evviva il re
che regni il re
fedeli al re

ignudo è il re
beffato è il re
percosso è il re
a morte il re

un pascolo il regno
nel suono del vento
la pioggia ridente
inneggia alla luce

IX
La caduta

Tra sbarre e ferite
trascorrono i giorni
la pena sovrasta
chi è eletto al dolore
ignora i motivi
di tale sentenza
assente la forza
di alzare la testa
subisce nel pianto
la strada sperando
che il monte si appresti
e arrivi la fine

antoniobruni.it

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