104 anni - 34 in clausura
Suor Anna (Maria) Perfumo
di Amanzio Possenti
L’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini ha partecipato con un commosso scritto di sua mano ai festeggiamenti per i 104 anni di suor Anna Maria del Sacro Cuore, al secolo Anna Perfumo, nella chiesa del Monastero delle Adoratrici del SS.Sacramento a Seregno(MB). Al termine della celebrazione della S.Messa nella suggestione di un luogo sacro dedicato all’Adorazione, il celebrante don Giuseppe Villa ha letto e consegnato a suor Anna Maria il testo del messaggio speciale di monsignor Delpini, che sottolinea l’amore di e per Gesù sempre avuto dalla religiosa.
Nata nel 1920 a Roccagrimadda(Al), diplomatasi maestraa Chiavari, istruttrice a lungo presso i figli delle famiglie Costa di Genova (allora armatori) sia a Rapallo (durante la seconda guerra mondiale) sia poi nelle case di Genova (ricorda:’Ho preparato molti di quei ragazzi alla Prima Comunione!’), operatrice instancabile nelle realtà della Chiesa di Genova, negli asili parrocchiali e nell’aiuto ai sacerdoti malati, suor Anna Maria ha sempre confidato di entrare in clausura. Morta la mamma, nel 1970 ha fatto ingresso a Genova nelle Adoratrici del SS.Sacramento, trasferita poi nel Monastero di Seregno (MB) ,dove vive tuttora tra adorazione e aiuto alle consorelle anziane.
Da notare a livello di cronaca che era data per probabile morte all’età di 4 mesi, nel1920: il medico che la curava disse alla mamma che non sarebbe ripassato il giorno dopo poiché ’Anna non ci sarebbe stata più’, colpita da una broncopolmonite a quei tempi incurabile.
Ed ora ha festeggiato i 104 anni (di cui 34 in clausura: record, essendo entrata nel monastero a 70 anni!) con le 30 consorelle, la superiora suor Daniela e i familiari venuti da Treviglio, Camogli e Genova. Nell’occasione sono state ricordate le due sorelle defunte della religiosa, Paola (genovese) e Maria Vittoria (genovese-trevigliese).
Suor Anna Maria, lucida e in buone condizioni, ha salutato tutti leggendo due sue preziose lettere piene di affetto e di partecipazione all’amore di Gesù e dirette una al pubblico presente alla Messa e l’altra al cognato e ai nipoti, commuovendo per la bellezza e la forza della fede in Dio, rinnovata e ribadita - a voce piena nonostante la veneranda età - con fiducia e tenerezza.