#347 - 2 marzo 2024
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Fotografia

Consigli per foto-cacciatori tentati dall'avventura

Safari

di Guido Alberto Rossi

Premetto subito che non sono un fotografo specializzato naturalista, tutte le foto di animali che ho scattato sono state realizzate a completamento di reportage più ampi riguardanti alcune nazioni africane.

Non ho mai passato cinque minuti in un capanno mimetizzato per cercare di fotografare un uccello raro, non ho mai sofferto caldo o freddo in attesa che spuntasse il giaguaro o il leopardo delle nevi, anzi ho cercato di fare sempre il meglio nel minor tempo possibile e anche il più comodamente possibile.

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Quindi non me ne vogliano i veri fotografi naturalisti se in queste righe semplifico un po' le cose, non ho la minima intenzione di far loro la concorrenza neanche con un singolo scatto, desidero solo dare qualche idea a chi ha in mente di andare in Africa a fare un safari, parola già di per se affascinante e che ricorda i mitici tempi di “Africa Addio” di Karen Blixen, dove cacciatori di elefanti girovagavano per sei mesi, in carovana con mille tra portatori e gente varia al seguito, dando la caccia all’avorio.
Allora non c’erano confini e bastava qualche luccicante regalo al capo della tribù locale, per poter cacciare tutti gli elefanti che si voleva sul suo territorio.

I migliori luoghi per poter fotografare gli animali sono i parchi nazionali, ogni nazione africana ne ha almeno uno, dipende da cosa cercate, se volete vedere i gorilla questi vivono solo nelle montagne tra Uganda, Congo e Ruanda, i grandi branchi di elefanti potrete trovarli in Zimbabwe o in Kenya, nel parco di Amboseli.
Poi ovviamente c’è sempre il fattore denaro, quanto volete spendere e in quale stagione andare?

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Se non siete mai stati in Africa (Club Med in Tunisia, Marocco ed Egitto non contano) e volete vedere un po' di tutto, dai paesaggi straordinari a tante specie di animali, mi sento di consigliare, senza paura di essere contradetto dagli esperti, il Kenya e la Tanzania.
Per chi invece qui c’è già stato un safari in Botswana, girando in piroga il delta del Okavango è senz’altro qualcosa di straordinario ed indimenticabile, (anche nel costo).

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Ci sono vari modi di soggiornare nei parchi, dalla tenda fai da te da piantare nelle zone camping, al lodge, che può essere anche di lusso, poi ci sono diversi super lodge ai confini dei parchi dove si può spendere anche 1.500 dollari USA a persona a notte, però sono inclusi tutti pasti incluso dolce e caffè. Al di là di come dormire e nutrirsi, la cosa più importante per vedere gli animali sarà la guida/autista del fuoristrada che vi porterà in giro.
Un investimento molto utile è prendere una macchina senza altri turisti, così potete fare come vi pare, senza i desideri di altre quattro o sei persone che molto probabilmente hanno idee su cosa vedere diverse dalle vostre e quindi grazie al caldo e alle mosche è facile litigare.

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Con la guida/autista e auto tutta vostra potrete fare quello che volete. Nel 99% dei casi le guide/autisti sono bravi e vedono gli animali molto prima dei vostri occhi, inoltre quasi tutti sono collegati tra loro con le radio e quando c’è da vedere qualcosa di particolare si avvisano a vicenda e non è raro magari trovare venti fuoristrada zeppi di turisti intorno ad leone che sta pranzando con un impala.
Ma un modo infallibile per avere un servizio ancora migliore è iniziare a fare due chiacchere con la vostra guida/autista, magari partendo parlando dal clima, passando per la famiglia ed i bambini per finire offrendo un acconto di mancia in anticipo e dicendo che alla fine ci saranno altre banconote, imparare anche qualche parola della lingua locale non guasta.

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Gli orari per vedere ed ovviamente fotografare quasi tutti gli animali sono le prime ore dopo l’alba e le ultime ore della giornata. Dalle 10,00 alle 15,00 potete fare la siesta perché quasi tutte le specie spariscono nel fitto della boscaglia, per stare al fresco.
Può anche capitare, come mi è successo una volta in Tanzania, nel parco del Selous, dove per tre giorni non ho visto neanche una gallina faraona, nonostante centinaia di chilometri macinati in fuori strada e poi come per magia il quarto giorno sono riapparsi tutti gli animali in gran quantità.
Per quanto riguarda la stagione migliore, visto come gira il meteo e visti i cambiamenti climatici, non dico niente, meglio sentire direttamente in loco, specialmente se nel parco al confine tra Kenya e Tanzania, volete vedere la grande migrazione degli gnu.

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Ma parliamo della borsa delle macchine fotografiche: sicuramente indispensabile una fotocamera dotata di motore per gli scatti a raffica (oggi quasi tutte l’hanno di default), meglio avere due corpi macchina, in modo da non perdere tempo prezioso a cambiare obiettivi. Un teleobiettivo almeno da 300mm è indispensabile, chiaramente un 600mm. o un 800mm. possono essere molto utili, dubito che molti di voi li abbiano, potete sempre noleggiarli. Un sistema pratico per usarli è fare un cappio con dell’elastico metterlo intorno all’obiettivo e fissarlo sulla parte superiore della portiera con il finestrino aperto.

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Gli zoom sono utilissimi, perché dal momento che è vietatissimo scendere dalla macchina: oltre alle salatissime multe, dovete sapere che gli animali sono selvatici e molto diversi da quelli di Disney, un elefante può caricarvi come una locomotiva a circa 60 km all’ora con tanto di zanne e proboscide, una pacifica leonessa, mezzo addormentata a tre metri di distanza vi salta addosso con un solo balzo e sicuramente non per farvi le feste.
Incredibile ma vero ogni anno nei parchi africani, avvengono incidenti mortali con dei cretini che scendono dall’auto per farsi un selfie vicino ai leoncini o in mezzo agli elefanti.

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Per non avere scatti mossi, è consigliabile scattare impostando una velocità di almeno un millesimo di secondo, poichè molti teleobiettivi non sono molto luminosi, non preoccupatevi ad aumentare gli ISO fin che volete, senza ovviamente esagerare, onde evitare l’eccesivo rumore che rende il file un minestrone. Quello che riuscirete a fotografare dipenderà molto dalla vostra fortuna, è sempre possibile trovare un bel leone a tre metri di distanza in luce giusta o una giraffa che si staglia contro il sole del tramonto.
Siccome tutte le piste sono polverose, meglio avere delle borse che si chiudono ermeticamente e coprirle mettendoci sopra una coperta o asciugamano. Più attrezzatura porterete e più avrete problemi con la compagnia aerea, ma questo è un problema vostro, io ho già dato (leggete il mio articolo su Papale-Papale N° 323).

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