#3456 - 3 febbraio 2024
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 30 ottobre quando lascerà il posto al numero 357. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Arte

Arazzi - sculture - opere materiche - tessitura di carta

Roma - Fondazione Marco Besso

I ponti della memoria

Una mostra per ricordare l'artista Marussia Kalimerova

di Antonio Bruni

I ponti della memoriaI ponti della memoria

Presso la Fondazione Marco Bresso dall’8 al 23 febbraio sono in mostra i lavori delle sorelle Marussia e Tania Kalimerova, due artiste affermatesi nel vasto panorama nazionale e internazionale dell’arte, in specie quella tessile.
Sul valore artistico delle opere delle Kalimerova si è parlato a lungo, e inutile è ripetere la vasta espressione critica che negli anni ha testimoniato la televisione e la pubblicistica in genere, consultabile sui più svariati mezzi di comunicazione.
Del resto, basta osservare le opere esposte in questa mostra per affermare che ciascuno può assorbirne l’alto valore artistico e simbolico, lo specifico stile compositivo e la raffinata narrazione.
Questa mostra, dal titolo I ponti della memoria - L'arte che travalica i confini, vuole essere un omaggio a Marussia Kalimerova (Marie Draganov) prematuramente scomparsa, al quale desideriamo partecipare attraverso la lirica-recensione che il poeta Antonio Bruni le dedicò nel 1998 in occasione di una mostra personale dell’artista.

I ponti della memoria

La rete di Marussia

La donna che intreccia i capelli
li pettina stende e arriccia
raccoglie divide e compone

Marussia che tesse sé stessa
dipana il suo corpo e lo fila
nei suoi sentimenti si annoda

I ponti della memoria

poi sosta allo specchio e si osserva
armando un telaio di sguardi
l'ordito dell'essere suo

la traccia di questo rilievo
è solo la porta d'ingresso
a un labirinto d'incanti

I ponti della memoria

lo spazio di sé che spalanca
è un dedalo ricco di sogni
fiorito di intensi sapori

speranza sentirsi sorgente
del suo divenire interiore
prodigio in miscela di umori

I ponti della memoria

che s'apre alla contemplazione
donandosi esterno si scopre
nel tenue incurvarsi in carezza

Marussia la donna raccoglie
su strade inondate di chiasso
i fili segreti che il cielo

I ponti della memoria

in fibre e colori dispone
ignoti serbandoli ai passi
di chi deve correre al mondo

Marussia la donna che attende
davanti alla spola che è immensa
non tesse una tela d'inganno

I ponti della memoria

ai suoi pretendenti in agguato
non deve disfarla di notte
per render lontano l'accordo

Marussia si scruta nel fondo
traduce nascoste emozioni
testura di ardori complessi

I ponti della memoria

e senza pudore le grida
con trame che schiudono forme
mostrandosi nuda in profondo

incauto lo sguardo avviluppa
in una peluria dei sensi
l’intreccio carnale di nodi

I ponti della memoria

quel rosso che è intensa passione
esplosa nell'acme di incontro
la donna estroflessa all'interno

quel viola ricordo struggente
di un tempo ormai chiuso in un gesto
la donna serrata in sigillo

I ponti della memoria

quel bianco in contrasto col bruno
richiamo sfacciato ad un fine
la donna com'esca alla stirpe

quel velo turchino in ricami
che adombra silente promessa
la donna illusione di aspetto

I ponti della memoria

quel curvo adagiarsi nell'ombra
che scontra alla luce malizia
la donna in gorgheggio serale

quel tratto che emerge su pelle
attira attenzione sul centro
la donna che involge i pensieri

I ponti della memoria

quel moto di ruvido sacco
che chiude e protegge lo scrigno
la donna difende il suo regno

ondeggiano impulsi di fibre
tumulto che esplode nei pori
la donna tramuta nell'arte.

(Antonio Bruni a Marussia Kalimerova - 1988)

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