#343 - 6 gennaio 2024
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Attualità

Credere nei valori autentici
obiettivo per il 2024

Lo spirito che e' in noi

di Amanzio Possenti

Con quale spirito entriamo nel 2024?
Con quello di sempre, da quando è in attività dentro ciascuno lo spirito di servizio e di informazione, aspetti concomitanti, destinati al lettore e al valore della notizia.

Il 2023 è stato un anno travagliato fra guerre e tragedie immani, tensioni e preoccupazioni, fra popoli terrorizzati ed altri in ricerca, ed anche fra mille speranze - di pace pur se impraticata laddove necessaria - e fiducia come fucina di bene diffuso.
I due obiettivi si trasferiscono nell’anno nuovo, programmi di vita e di quotidianità.
Li accompagna l’auspicio fatto di serenità e di forza dell’amore, sui quali si concentra l‘aspettativa di una civiltà che chiede di avanzare non di indietreggiare.

Avanzare nello spirito di chi crede nei Valori autentici, patrimonio della umanità indistinta e su di essi forgia il domani: l’obiettivo è affidarsi all’Amore del Padre e alla Parola di Vita, il Figlio.
Prescindendone, come si pretenderebbe, significherebbe abbandonarsi a sogni (irrealizzabili), ad utopie (quanto mai chimeriche) e alla potenza (devastante) del denaro e delle armi (l’uno e l‘altra fonti di burrasche continue).

In definitiva sì alle scelte non ai proclami: l’uomo ha bisogno di certezze (risorsa inestinguibile) non di velleitarismi (senza esito).

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