8 Racconti Fantastici
di Marguerite Gautier alias Margherita Lamesta Krebel e Gualtiero Serafini
Prefazione di Enrico Vanzina - Rossini editore – Gruppo Santelli
Il Tempo che cos’è? Una convenzione? Un’illusione? La risposta è sì, ma è anche un viaggio:
invertendo la prospettiva si può tornare al futuro o raggiungere il passato.
Viaggiare nel tempo è un gioco antico che apre al mondo fiabesco, distopico di
8 Racconti Fantastici scritto da un’immaginaria Marguerite Gautier, di molto ultracentenaria, uscita
magicamente dalle pagine di Dumas per incarnarsi in un tempo inconciliabile con l’arco di vita di
un essere umano.
Dietro cotanto pseudonimo si celano i due autori, Margherita Lamesta Krebel e Gualtiero Serafini, forti dei loro nomi di battesimo grazie ai quali hanno potuto fregiarsi del celebre accostamento.
Catastrofismo, avventura, amore, tradizione, si concentrano nel momento giusto del kairòs, il
bilanciere dell’indomito destino.
È il tempo di mezzo, il carpe diem, spesso più determinante
dell’unidirezionale chronos, a guidare la penna dei due autori, che partendo dall’ultimo racconto,
Il Natale di Natale, menzione d’onore al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2018,
sono risaliti a inizio anno per attraversarlo e commemorare otto fra le più note festività cristiane:
Epifania, San Valentino, Carnevale, Pasqua, L’Assunzione di Maria, Ognissanti, La
Commemorazione dei Morti, Natale.
Ed ancora, si torna a un tempo ciclico con la parola palindroma otto, il numero simbolo
dell’infinito, se rovesciato, per parlarci di nuovo di un tempo libero di muoversi in ogni direzione.
La differenza di classe; l’amore al di sopra di ogni cosa; il rapporto uomo donna; le fragilità umane;
l’importanza delle radici e delle tradizioni, da dove veniamo; lo scontro fra il credere e il non
credere, il tangibile e il non tangibile; l’altruismo e la forza della vita; la consapevolezza che
compiere una buona azione paga e il non arrendersi mai, questi i temi in primo piano sciorinati dal
libro 8 Racconti Fantastici.
A spasso fra gli universi paralleli teorizzati dalla fisica delle stringhe, evocando il cinema Serafini e Lamesta Krebel mettono d’accordo scienza e fede, e sulle ali della fantasia aprono la strada a una religiosità trasversale, così come a un laicismo moderno, pronto a valorizzare la componente sacra che alberga nell’intimo di ognuno di noi.
A supportare questa originale fusione si sono espressi, nella prefazione Enrico Vanzina, uomo di
cinema, dotto, colto, laico, che sottolinea l’elemento fiction in questi racconti dal ritmo
cinematografico e li avvicina a L’Aleph di Borges, e nella presentazione Maria Grazia Bianco,
esponente di una ricerca accademica antica di matrice ecclesiale, che guarda avanti illuminata
dalla luce gentile di Newman per aprirsi a tutti.
Pillole di romanzo che ben si sposano con i tempi frenetici dell’oggi, i racconti ci riportano anche al
passato, alle Short Stories di Somerset Maugham, a Henry James, Luigi Pirandello, Grazia Deledda,
Italo Calvino, quest’anno ricordato nel centenario della sua nascita.
Così, trasportati dalla fantasia di un’immaginaria Signora della Camelie si arriva dritti al punto,
poiché è giunto il tempo di leggere 8 Racconti Fantastici (Rossini editore) di Margherita Lamesta
Krebel e Gualtiero Serafini.