Tra furbizia e ipocrisia
...io credo che
di Amanzio Possenti
I politici ci parlano mentre fra loro perlopiù si scontrano tra ideologie e programmi.
Se ai cittadini arrivano dichiarazioni mirate ad una valutazione precostituita e finalizzata, negli incroci verbali di parte dominano opposizioni senza sconti.
Su quasi ogni argomento, seguendo un clichè immodificabile frutto di politicizzazione serrata, il metro che sembra prevalere è quello della divisione
E gli italiani? Forse sono abituati, anche se certi linguaggi appaiono differenti sul piano del metodo. Tuttavia emergono le variabili: per il popolo - che necessita di sollecitazioni tra racconto, immagini e versioni positivizzanti - l’uso delle terminologia è tipicamente politichese, da interpretare, per l’avversario è fonte di decisa reazione e di costante obiettivo oppositorio. Nel primo caso, il popolo è indotto a contestare le scelte avversarie e a schierarsi secondo proprie inclinazioni di adesione, nel secondo, le diversità diventano materia di immodificabili punti di vista. Un trend invariabile?
Nè va sottaciuto il linguaggio di...casa tramite il quale l’amico che pensa diversamente è colpito in modo elegante così da fargli male tuttavia non in modo incurabile: gli intenti si fronteggiano, seguendo la linea della tradizionale (e legittima) polemica. Che si manifesta e sovente è accettata come fuoco amico, suscitatore di strascichi che rischiano di perpetuarsi con esiti imprevedibili.
Si sa che in politica talvolta si discute puntando l’indice non in modo diretto bensì bensì vago, con il proposito che l’“altro” intenda; scontri no rari - lo si ammette - con la finalità di rallentare o deviare il dissenso.I risultati possono diventare sorprendenti, alla lunga.
E ’difficile, non avviene quasi mai, che si segua il Vangelo: ‘il tuo linguaggio sia chiaro, sì o no’. Il desiderio di far emergere la Verità e soltanto essa rischia di suscitare conflitto tra strumentalità, corporativismo, ideologia : tutto pare cambiare dimensione, volto,dialogo. Il linguaggio decade.