Tra il suono della pioggia su foglie morte
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
A tutto si può resistere tranne che alle tentazioni, sentenziava il dandy Oscar Wilde.
Detto, fatto. Tant’è che, trascorsi sei mesi – per me lunghissimi e faticosi - di latenza claustrale, mi sono
lasciato nuovamente tentare dall’impareggiabile diletto della scrittura.
Con una spiccata predilezione per la vena comica, ho perlustrato sommariamente i canali TV per cavarne,
rimpolpandola con scampoli di notizie catturate qua e là, l’abituale (ma interrotta) cronaca
sinottica.
Volentieri ho indugiato più di una volta sullo spettacolo settimanale di Maurizio Crozza
(Fratelli di Crozza su Nove), il comico trasformista che con misurata intelligenza prende a
randellate (metaforiche) politici sulla cresta dell’onda (di ogni fazione partitica) e giornalisti di
chiara fama.
Tra le interpretazioni più gustose, la caricatura sboccata di Vittorio Feltri, direttore
editoriale di Libero, dall’eloquio spesso “politicamente scorretto”, come si usa dire; l’azzeccata
parodia del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dalla parlata ironica, pungente
e, non di rado, sopra le righe; la macchietta del giornalista musicofilo Red Ronnie che, da qualche
tempo, sembra professare una sorta di misticismo da bancarella che il comico genovese riesce a
mettere abilmente alla berlina.
D’altro canto incalza, purtroppo, la molto meno comica attualità che, anzi, ci si palesa, sempre più spesso, nella sua tragicità più sordida: il pensiero va alle correnti anacronistiche vicende iraniane, dove uno stato arcaico in nome di una religione arcaica sembra tenere in ostaggio un popolo con metodi da aguzzino, almeno questa è la percezione che ne abbiamo in Italia dalla notizie che provengono dai media. Addirittura alcuni manifestanti, così riferisce la cronaca, sarebbero stati arrestati con l’accusa metafisica di “guerra contro Dio”, variante teologica degli occidentali ”crimini contro l’umanità”. Altrettanto arbitrari dei primi, questi ultimi, a ben considerare. Mi chiedo (retoricamente) chi sia a decidere chi definire nemici di Dio ovvero nemici dell’Umanità? Indugiando ancora un po’ su questa considerazione, se guardiamo al nostro passato ormai non tanto recente ma ancora molto dibattuto: chi ha deciso che la distruzione di Hiroshima non sia da considerarsi un “crimine contro l’umanità”? così come i milioni di morti provocati dall’ottusa ideologia comunista? Nihil sub sole novi ci rammemora la tragica cronaca iraniana.
Intanto il compagno Putin prosegue la sua anacronistica guerra contro l’Ucraina intortato, verosimilmente, dagli Stati Uniti con al seguito il vassallo europeo. Ma l’Italia democratica e repubblicana ha mai dissentito in politica estera dagli USA? Forse Bettino Craxi, una volta, se la memoria non inganna.
Si discute con animosità e con ironia, nei vari salotti televisivi, sulla perduta “superiorità morale della sinistra”, quella curiosa antica, risibile credenza che ha costellato perfino l’ultima campagna elettorale: “Se non votate per noi, l’Italia è in pericolo” giaculavano Letta e i suoi accoliti, irresponsabilmente rilasciando interviste allarmanti anche all’estero. E, intervistata da Fabio Fazio nel suo programma domenicale, la giovane candidata alle primarie del Pd Elly Schlein – il cui pensiero però sembra stravecchio – precisava allarmata che l’attuale governo è il più a destra della storia della Repubblica, paventando così, ovviamente, un pericolo per la democrazia.
Sta piovendo a dirotto, nel giardino le foglie ineguali spezzano il ritmo della pioggia e mi distraggono, è tempo di chiudere il pezzo.