#312 - 30 luglio 2022
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Cultura e Società

a proposito di una ’lectio magistralis’ al Belvedere di Roccagrimalda

Emozioni

di Amanzio Possenti

Le emozioni, percorso di vita, cammino dell’esperienza in contrasto con la tecnica il cui apparato governa il mondo e l’umanità, itinerario esclusivo di ciascuno che, attraverso il loro apporto, si confronta, cresce o subisce a seconda dei momenti e delle situazioni, e che ci accompagnano e coinvolgono diventando materia viva del nostro viaggio umano, singolarmente e con gli altri in una realtà abbastanza sconosciuta.

Emozioni

Ne ha illustrato il senso e il rapporto, in una ’lectio magistralis’ al Belvedere di Roccagrimalda (Al ) Umberto Galimberti, filosofo, sociologo, docente universitario, saggista, nell’iniziativa culturale piemontese denominata ’Attraverso’, sostenuta dal Comune di Roccagrimalda e dal suo sindaco-artista Enzo Cacciola.

Se le emozioni sono da non perdere mai di vista e, scrive Francesca Angeleri su ‘Il Corriere di Torino’ presentando l’evento, rappresentano ‘ciò che proviamo e che, a volte, spesso rimane marginale se non addirittura posizionato nel rimosso’, è bene riconoscerle. Posto che trovano sede fin dai primordi nel ‘cervello antico’ e poi nella corteccia, esse si definiscono in vario modo, paura, disgusto, noia, amore, odio, violenza, empatia e sempre ci mettono alla prova e ci fanno vivere esperienze.

Talvolta la denominazione con la quale le definiamo non è esatta: ad esempio si è parlato a lungo di ’paura del covid’, di fatto era un’ ’angoscia’, una emozione verso una realtà dal riferimento generico non da rapporto diretto.
La tecnica, con la sua razionalità e il suo apparato, ci governa e la rete ci padroneggia, togliendoci empatia ed emozioni, che si proiettano come una sorta di disturbo; occorre conoscerne gli sviluppi.

A proposito della scuola, Galimberti sostiene che ‘insegna ma non educa’; c’è un vulnus di empatia, la mancanza di una relazione stretta fra professore e alunno, è assente un’emozione che crei e coinvolga.
E ancora: l’empatia viene meno nell’uso sistematico ed emozionalmente negativo del cellulare, utile senz’altro ma che aggiunge ‘razionalità tecnica’ ad un mondo dove, sostiene l’oratore, sarebbe possibile ’trovare la felicità nella ”schizofrenia”’.

Emozioni

E il futuro per i giovani? Manca lo scopo, diceva Nietzsche.
Le nostre speranze, i nostri auguri che ci rivolgiamo diventano gesti passivi, non potendo mai tornare indietro nel tempo e nelle cose.
Una relazione avvincente, questa di Galimberti, percorsa da profonda visione critica e intervallata da dotte citazioni da Platone a Kant a Freud in un firmamento filosofico ricco del desiderio di accompagnare il cammino dell’uomo sulla strada di una coscienza sempre più consapevole e autonoma.

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