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... troppe cose
Di Wisława Szymborska
Sono ormai successe troppe cose  
che non dovevano succedere,  
e quel che doveva arrivare  
non è arrivato.  
Ci si doveva avviare verso la primavera  
e la felicità, fra l'altro.  
La paura doveva abbandonare i monti e le valli,  
la verità doveva raggiungere la meta  
prima della menzogna.  
Certe sciagure  
non dovevano più accadere,  
ad esempio la guerra  
e la fame, e così via.  
Doveva essere rispettata  
l'inermità degli inermi,  
la fiducia e via dicendo.  
Chi voleva gioire del mondo  
si trova di fronte a un compito  
irrealizzabile.  
La stupidità non è ridicola.  
La saggezza non è allegra.  
La speranza  
non è più quella giovane ragazza  
et cetera, purtroppo.  
Dio doveva finalmente credere nell'uomo  
buono e forte,  
ma il buono e il forte  
restano due esseri distinti.  
Come vivere? - mi ha scritto qualcuno  
a cui io intendevo fare la stessa domanda.  
Da capo e allo stesso modo di sempre,  
come si è visto sopra,  
non ci sono domande più pressanti  
delle domande ingenue.
 
 
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