Trento Film Festival - 70
Ricordare la storia per guardare al futuro
di Federica Fasciolo
Il Trento Film Festival compie settant’anni e lo fa nel migliormodo: riabbracciando
il pubblico e invitandolo a tornare al cinema, a teatro, al padiglione di MontagnaLibri e nei tanti luoghi della città che dal 29 aprile all’8 maggio saranno animati dalle proposte del più longevo festival internazionale di cinema e culture di montagna.
L’11 aprile a Milano è stato presentato il programma di un’edizione speciale, dopo due anni condizionati dalle limitazioni della pandemia.
All’incontro hanno partecipato il Presidente generale del Cai, Vincenzo Torti, il Presidente e la Direttrice della rassegna, Mauro Leveghi e Luana Bisesti, e il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant. In rappresentanza del Comune di Trento, socio del Festival, è intervenuta l’Assessora alla cultura Elisabetta Bozzarelli, e per la Provincia autonoma di Trento l’Assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti.
«Abbiamo stretto i denti, in questi due anni, innovando forme e contenuti della nostra programmazione e reinventandoci con coraggio: ora siamo pronti a ripartire, facendo esperienza di quanto abbiamo imparato, sempre più consapevoli che il Festival ha bisogno del suo pubblico.
Ci “sdigitalizziamo” un po’, per tornare a guardarci in faccia, a stringerci la mano, a dialogare e confrontarci dal vivo» ha detto il Presidente del Festival, Mauro Leveghi. «Nel 1952 un gruppo di pionieri ebbe una visione, quella di far nascere a Trento una rassegna internazionale di cinema di montagna, uno dei primi festival di cinema in Italia. Lo fecero in un contesto difficile, a pochi anni dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale, in un territorio piccolo e periferico, all’epoca persino povero, ma ricco di grandi risorse sociali, civili e culturali. Settant’anni di storia sono una grande responsabilità, ma è proprio lo sguardo lungo di quei pionieri che ci fa andare avanti con entusiasmo e orgoglio».
Orgoglio ribadito dal Presidente generale del Cai, Vincenzo Torti: «Il Club alpino italiano è orgoglioso, nel momento della celebrazione di settant’anni di vita del Trento Film Festival, di ricordare di esserne stato fondatore e protagonista fin dalla prima edizione, ora più che mai convinto partecipe di quanto l’iniziale rassegna cinematografica ha saputo divenire, nel tempo, testimone di una cultura che, dalle immagini del passato, sa proiettare luce su un futuro sempre più attento e consapevole del valore della montanità in ogni sua espressione, umana e ambientale».
Un Festival con buona memoria: proiezioni speciali, prestigiose anteprime, retrospettive raffinate per un 70. anniversario da vivere intensamente- Sono più di 120 i film, tra lunghi e corti, in programma dal 29 aprile all’8 maggio: con 27 anteprime mondiali, 13 internazionali e 37 italiane, ben oltre metà del programma sarà composta da film mai visti prima in Italia. Tra questi molti arrivano a Trento direttamente dai maggiori festival: tra i documentari in Concorso, lo spettacolare La panthère des neiges ha debuttato a Cannes, dal Sundance arriva Fire of Love, uno dei film più chiacchierati del momento, dal CPH:DOX l’urgente Into the Ice e da Visions du Réel Adam Ondra: Pushing the Limits, su uno dei grandi protagonisti dell’arrampicata; ma lo stesso vale per i film narrativi, con l’apertura della sezione Anteprime A Piece of Sky dalla competizione dell’ultima Berlinale, e il film di chiusura Monte Verità dalla Piazza Grande di Locarno.