#303 - 19 marzo 2022
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Guerra e pace in Ucraina

Terrore e speranza

fra strazio e disumanità

di Amanzio Possenti

Terrore e speranza

Terrore e speranza, due sentimenti che si incontrano nella tremenda realtà della guerra in Ucraina : da una parte l’orrore e l’abisso tragico delle armi, dall’altra l’attesa fiduciosa - nella preghiera - di un segnale di pace che ponga fine allo strazio dei bombardamenti distruttori di vite e di cose.
Mentre il mondo si trova cambiato – nell’esistenza e nella quotidianità civile - dopo queste terribili esperienze belliche e si interroga su quel che sarà ad armi deposte e il bisogno di chiedere aiuto al Signore è una necessità concreta, indispensabile, la guerra rivelala brutalità e la crudeltà di esseri umani nemici che, non riconoscendosi fratelli, commettono le più inaccettabili disumanità giustificandole con raccapricciante ‘criterio’ di forza. La violenza si trasforma in morte e la vita viene cancellata dalla memoria dell’umanità.

Terrore e speranza

Proviamo a fermare il nostro pensiero di persone libere in un Paese senza guerra: osservare, nelle immagini Tv carri armati e pezzi di artiglieria in azione deflagrante e palazzi bucati dai missili, corpi senza vita stragi di bimbi e di civili, esodi biblici di persone in fuga, mentre ci fa piombare in un’angoscia indescrivibile, ci manifesta quanto siano grandi e preziose le nostre libertà e pace, da difendere e conservare tenacemente. Là, in Ucraina, è solo strazio, dolore e panico, vita stentata fra fughe nei rifugi e allarmi in continuazione. E quella certamente non è vita, anche se la strenua opposizione popolare all’invasore Putin-Russia lascia accesa la fiamma di un ritorno a giorni comuni a tutti i popoli liberi, fra lavoro, serenità condivisa, famiglia e speranza.

Terrore e speranza

Di quest’ultima - suffragata dallo spirito misericordioso dei credenti nella preghiera, fonte inesauribile di un domani di convivenza normale e solidale senza violenze nè aberrazioni - si nutre non solo la tormentata Ucraina ma l’umanità tutta, europea e no, posta di fronte ad una guerra atroce e feroce che devasta cuori e sparge terrore. E ‘ non può ignorare la forsennata aggressione ad un Paese ‘amico’, inerme e nettamente minoritario sul piano della difesa armata (salvo l’eroismo del popolo).
L’esortazione accorata di papa Francesco e delle autorità di molti Paesi alla immediata cessazione del fuoco e alla ripresa della via diplomatica incontra un’umanità sconvolta e tuttavia speranzosa di un Bene da ripristinare e da sostenere e amare: la Pace nei cuori e fra i popoli.

Terrore e speranza

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