#302 - 5 marzo 2022
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Attualità

Di striscio
A margine di tante "guerricciole" sparse sulla terra

Vivere

di Amanzio Possenti

Sì, è una meraviglia il vivere, il dono dei doni, ma forse non basta questo convincimento a darcene un’idea piena. Soprattutto di fronte all’ansia di fare guerra qua e là per il mondo, una terza guerra mondiale a pezzi, idea espressa dall’Augusto Pastore della Chiesa.

VivereVivere

Il vivere dovrebbe comportare pace mentre si assiste giornalmente alla voglia di fare guerra, dall’Ucraina, dove i carri armati russi sono schierati ai confini e premono, allo Yemen dove la vita bellica è purtroppo quotidiana da molti anni, senza soluzione. Mi chiedo, nell’osservare la frequenza nell’uso sistematico delle armi, perchè alla comune fragilità umana manchi abitualmente il senso di fraternità e mi rispondo, causticamente, che la fraternità è un po’ come il perdono cristiano, una bellissima virtù - rara a livello di grandi numeri, non sul piano personale di risposta - talchè le guerre nascono proprio da questa mancanza di perdono, cui si associano, trovandovi conferma e inserendovisi, l’idea di una presunta aggressione cui fa da contrappeso stentoreo la velata ma concreta volontà di ‘difesa’, che è perlopiù dispiego di potenza quando non di immancabile violenza. Le grandi guerre del Novecento, nonchè del post, lo rammentano e lo testimoniano nella loro allucinante tragicità.

Eppure la fragilità umana - che è desiderio ardente di tolleranza e di dialogo - dovrebbe sollecitare senza tentennamenti soltanto alla fraternità, che, mentre rispetta, ricorda il buon senso e il fatto che, data la natura di fratelli in Cristo e di figli dello stesso Padre, è folle e inspiegabile, con i mezzi della intelligenza umana, mettersi a contrastarsi sanguinosamente in modo irresponsabile con le armi distruggendo vite - quel vivere di cui dicevo - e aggiungendo dolore e sconforto a tanti esseri inermi: i quali tutti chiedono all’umanità di evitare lo strazio di bombardamenti distruttori.

VivereVivere

Le diplomazie sono costantemente e giustamente al lavoro per ripristinare l’ordine internazionale e ridare pace ai popoli, ovvero la fraternità; questa però soggiace alle diverse ragioni di stato che fanno sovente apparire giustificabile quello che non è per nulla. Così si aprono conflitti dei quali si conosce l’inizio, quasi mai la fine. La fraternità è di quei Beni presenti positivamente nel cuore dell’uomo, al quale è richiesto di darne gioiosa partecipazione e valorizzazione: non sentirla mai nemica con la quale confliggere. Se è forte la speranza che nuove guerre non si scatenino, soprattutto in Europa , lo scontro eventuale in Ucraina sarebbe deleterio per tutto il continente . Il senso di fraternità - tanto caro a Papa Francesco e all’umanità - ne uscirebbe a pezzi. Senza vincitori, tutti perdenti.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.