#301 - 19 febbraio 2022
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Attualità

Stucchevole dibattito alla periferia del Covid

L'incapacità di ragionare con pacatezza

Tempo di buonsenso

di Amanzio Possenti

Le vicende del green pass fra contestazioni e approvazioni, comportamenti estremistici e doverose risposte al sostegno vaccinale, scelte per la obbligatorietà e aperte o larvate dichiarazioni anti, raccontano un’Italia qua e là immatura e inquieta, incapace di valorizzare convintamente e chiaramente il criterio del vaccino quale mezzo indispensabile nella lotta al coranavirus.

Certo, ci sono state purtroppo disinformazioni che hanno generato confusione , ma non si può non plaudire alla crescita costante verso la immunità di gregge, perseguita pur se non ancora raggiunta.
L’azione governativa e sanitaria nei confronti dei negazionisti, i perplessi o i supertimorosi è ampia e continua nell’intento di raggiungere l’obiettivo della vaccinazione pressocchè totale, anche per combattere le rischiose varianti.
Compare un’Italia strana o double face, chiamiamola così eufemisticamente, fra estremisti che, complici i social, soffiano sul verso sbagliato e illegale e tutti gli altri cittadini che, senza creare disuguaglianze al loro interno, pronti al vaccino o già sperimentatori con esito felice, desiderano tornare alla normalità senza subire eventuali e traumatiche conseguenze di contagio.

Purtroppo si segnalano qua e là, soprattutto nelle grandi città, episodi o tensioni che interrompono il clima di un Paese che vuole uscire, e si impegna, nel rispetto di tutte le normative, ad abbandonare, grazie al vaccino somministrato, la gabbia frustrante, pericolosa e ancora mortale del covid.
Il vaccino è essenziale per la salute singola e di tutti, esige rispetto e somministrazione: strumento insostituibile, non deve né può diventare oggetto di polemiche pregiudiziali, stante la sua carica di ‘servizio’ alla salute generale.

Riesce incomprensibile apprendere di medici o personale sanitario - megaminoranza - in posizione antivaccino, a fronte della maximaggioranza impegnata con dedizione sul fronte delle cure, così come si fatica a capire la scelta contraria al vaccino di (pochi) docenti che devono entrare a contatto con gli studenti. Salvo poi leggere di casi di novax estremi, che, colpiti dal virus, si sono pubblicamente ’rimangiati’ le contrarietà precedentemente espresse.

Infine la domanda: quanto gioca certa ‘politica’ in taluni comportamenti (censurabili) che mettono insieme il novaxismo contro le scelte statuali?
Le esperienze di questi tempi da virus-presenza invitano tutti a ragionare più responsabilmente sugli accadimenti evitando di dare spazio agli eccessi, affinchè, con l’aiuto inestimabile del buon senso e accogliendo le indicazioni dell’ok convinto al vaccino e al green pass, si perseguano e si raggiungano obiettivi di comune interesse sociale, per il bene di tutti.

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