Amministrative alle porte
I sondaggi, le ipotesi, gli elettori, la realtà
di Amanzio Possenti
Quando ci si avvicina al momento delle urne,e non è più possibile comunicare risultati di sondaggi, positivi o negativi che siano per i partiti e le liste in lizza, la sondaggistica ripiega su se stessa e gli elettori riprendono...il comando: consistente nell’approccio personale al voto, ovvero nella scelta che vale.
Se nella memoria di alcuni restino le percentuali dei sondaggi degli ultimi giorni non lo si può escludere, così non lo si può avallare. Tuttavia la loro funzione informativa si è esaurita, emerge la mobilità dell’elettorato. Si tratta di indagini previsionali realizzate secondo schemi scientifici con significative indicazioni, pur sempre aleatorie, cui aggrapparsi come stimolo ed analisi di fronte ad un’utenza di facile variabilità(e suggestione).
Le ipotesi che ne escono tra le ‘forchette’ che racchiudono le probabili percentuali – da.. a.. -
e la variabilità giustamente messa in conto, inducono ad uno sguardo senza esaltazioni né depressioni.
La realtà sarà quella dei seggi e solo quella avrà valore, pur accettando il criterio indicativo soprattutto a livello
di attenzione percentuale sul successivo (incerto) ballottaggio, quando le intenzioni di voto possono
radunarsi su un candidato non prescelto bensì destinatario - per motivazioni di alleanza o di contiguità
ideale - di una scelta nuova rispetto a quella espressa nel primo turno.
Appunto la realtà: dà risultati spesso sondaggisticamente inattesi e dei quali non c’è ragione di stupirsi
considerate,ad esempio, le scelte dei cosiddetti indecisi - che poi magari decidono - o i cambiamenti di
opinione dell’ultima ora, sempre praticabili. E ribaltatori di previsioni.
Gli elettori, in libertà ed autonomia, sono chiamati ad un compito importante, quali cittadini che devono
scegliere i propri rappresentanti comunali , e questo vale per gli oltre mille comuni coinvolti
nell’appuntamento del 3 e 4 ottobre, da Roma a Milano da Napoli a Bologna,a Torino, a tante altre città : al
di là dei sondaggi, essi entrano nel seggio per esercitarvi il diritto-dovere del voto.
Quando si conosceranno i risultati, si verificheranno gli eventuali ok ai sondaggi, o come è capitato, un
capovolgimento delle previsioni.
Dobbiamo prendere atto che le intenzioni sono soltanto tali, niente di più, i voti espressi raccontano la verità del momento. Confidando che le astensioni non cancellino al negativo la buona volontà democratica della grande maggioranza degli elettori. Dunque sia ampia l’affluenza ai seggi per dare senso compiuto alla risposta dei cittadini.