#291 - 11 settembre 2021
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
letteratura

Dimenticare il tempo del Covid
Cambio di stagione con una modalità che richiami la normalità

Settembre

Da "E la chiamano estate - quando andavamo in villeggiatura" SECOP edizioni

di Valentino Losito

Settembre

Settembre, è tempo di preparare la valigia per l’autunno, si trasloca in un’altra stagione della nostra vita.
Finisce la smisurata domenica in cui pensavi di fare mille cose ed è arrivato settembre, l’inesorabile lunedì. Non è solo l’estate che tramonta, con i suoi ombrelloni, con i suoi colori bianchi e azzurri, il gelataio che passa, i fuochi d’artificio : è un tempo dell’esistenza che finisce e ci trasferiamo in un’altra. La nostra anima cambia casa.
Il tempo farà sedimentare ogni cosa, farà da culla alla nostalgia che filtrerà tutto quello che aspira a diventare ricordo e che ora si affolla e si affretta per occupare le stanze della memoria.
Sarà cosa buona e giusta lasciar vuoto qualche ripostiglio e qualche scaffale, per far riposare quei ritagli della bella stagione che vivranno la loro epifania quando non l’aspetti.
Perché le estati nel ricordo – ha scritto Cesare Pavese - hanno un colore unico, sonnecchiano istanti che una sensazione o una parola riaccendono improvvisi, e subito comincia lo smarrimento della distanza, l’incredulità di ritrovare tanta gioia in un tempo scomparso e quasi abolito.

SettembreSettembre

La prima ferita di fine estate è la disillusione, l’ardente desiderio di poterle dire di non partire, di tenerla stretta e di vederla invece volare via come un aquilone impertinente e sbriciolarsi tra le dita come i castelli di sabbia. La voglia di portarsi dietro e dentro “la luce che sa di mare” per i giorni grigi del malinconico autunno sfuma come quella delle lampare sempre più fioche all’orizzonte.
Ora lasciamo che il mare si ripieghi finalmente nella sua solitudine e dispensi gocce di bellezza solo a chi saprà attenderlo al varco di un’alba, di un pomeriggio sereno della radente luce di una sera. Si ferma la giostra della rutilante spensieratezza e s’avanzano lenti i passi e le soste della contemplazione, della “strana felicità di settembre”.

SettembreSettembre

L’estate tornerà, l’attesa è già iniziata. Ora “ ha occhi pesanti di stanchezza”. E’ un’amica che ci dice arrivederci. Possiamo solo corteggiarla con i versi di Sandro Penna. “ Baciami sulla bocca, ultima estate./ Dimmi che non andrai tanto lontano/ Ritorna con l'amore sulle spalle/ Ed il tuo peso non sarà più vano".

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