#281 - 6 marzo 2021
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Toponimo: Montecarotto e il suo Museo della Mail Art

Montecarotto

di Giuseppe Cocco

Montecarotto: Montigarò in dialetto locale, è un comune della provincia di Ancona nelle Marche. Nome degli abitanti è Montecarottesi.

MontecarottoMontecarotto

Posto sul contrafforte tra la Valle del fiume Esino e quella del fiume Mise, a 380 metri sul livello del mare, nel Medioevo il luogo fu Castello ben munito, e conserva resti di Mura ricostruite nel 1509.
Al toponimo corrispondono le seguenti attestazioni in RDMarchia [«Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII (1200) e XIV (1300), Marchia»] (Iesi) anni 1290-1292: «plebanus Montis Arcerupte», «Montis Arcerupte», dalle quali risulta trattarsi di un composto che corrisponderebbe a "monte dell'arco rovinato"; ma c’è anche chi ritiene che si tratti più probabilmente di "monte dell'arca rovinata", o, in luogo di arca, piuttosto di un riflesso nella forma latina arce [Arce, dal lemma latino Arx, arcis, rocca, è presente in diversi toponimi in lingue neo-latine], obliquo di ares "rocca".

MontecarottoMontecarotto

Montecarotto ospita una singolare raccolta di opere di Mail Art, cioè di quell'arte che promuove, attraverso canali postali mondiali, la circuitazione di opere di piccola dimensione (disegni, grafica, cartoline, ecc..) realizzate da artisti collegati fra loro da iniziative libere o a tema.
Il Museo è stato il primo in Italia ad intraprendere questo lavoro di storicizzazione del contemporaneo ed ha raccolto centinaia di opere ed interventi di artisti di ogni parte del mondo.
La Mail Art, ovvero arte per corrispondenza, può essere definita un "genere" dell'arte contemporanea, uno scambio di idee e di esperienze artistiche che usano il mezzo postale come metodo di divulgazione delle loro opere.
Le prime forme di arte postale furono praticate ai primi del XX secolo (1900) dai Futuristi, dai Dadaisti e dai Surrealisti, stimolati da Ray Johnson (1927-1995) e dalla sua New York Corrispondance School, fondata a New York nel 1962.

MontecarottoMontecarotto

La Mail Art è quindi arte libera, ma anche possibilità di ricerca: la busta, il francobollo, la cartolina, il plico , divengono oggetti che oltre alla loro specifica funzione, assumono ruoli di supporto, materia, forma, sui quali e con i quali operare, trasformando o mantenendo l'originale funzionalità. Il senso di questo movimento è quello di comunicare a distanza con artisti e poeti sparsi in tutto il mondo: essi realizzarono pubblicazioni, libri, francobolli, cartoline postali, audiovisivi e manifesti. La Mail Art è creata per essere spedita in dono: la comunicazione come dono reciproco; le relazioni di scambio tra artisti vengono poi affiancate da mostre che servono da informazione sul movimento.

MontecarottoMontecarotto

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.