#269 - 5 settembre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Banchi di prova

di Giuseppe Sanchioni

Ci siamo: ormai mancano pochi giorni all’inizio della scuola e cominciano ad arrivare i banchi singoli. Quelli del famoso bando del luglio scorso dal costo preventivato di 300 euri l'uno. Sì, proprio quelli per i quali non si sapeva esattamente quanti milioni ne servissero e per quale giorno esatto ma, appena letto il bando, tutti correvano a strapparsi i capelli lamentandosi che comunque non si sarebbe fatto mai in tempo.

Siamo alle solite: quando c’è da fare una cosa entro una data qualsiasi gli italiani non si chiedono come organizzarsi per riuscire a rispettare la scadenza, no!
Partono subito chiedendo una proroga affermando senza dubbio di smentita che comunque i termini sono troppo stretti e nessuno riuscirà a rispettarli.
Ma non era meglio accordarsi fra costruttori impegnandosi a produrre ognuno la propria quantità possibile, invece di perdere tempo prezioso in polemiche strumentali?

Per non parlare dei costi preventivati: si è letto di 300 euri per un banco! Cioè per una tavola di compensato di mezzo metro quadrato sopra un telaio di tubi di ferro con quattro zampe?
Ma, invece di fare il bando, non potevano farsi un giro all’IKEA aperta anche ad agosto, che a quel prezzo forse avrebbero arredato tutta l’aula, cartine geografiche comprese? Anche se ci rendiamo conto della difficoltà delle istruzioni di montaggio in lingua svedese e alfabeto runico.
Ma come, manca il lavoro e con un’occasione come questa si cavilla su tempi e costi?
Cercare lavoro e pregare il cielo di non trovarlo…

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