Nuove misure (a centimetri) del Governo
Attrazioni
di Giuseppe Sanchioni
In tutto l’universo vale la legge della gravitazione universale di Newton che afferma l’esistenza di una delle quattro forze fondamentali della fisica, quella per cui tutti i corpi si attraggono: le costellazioni attraggono le stelle che attraggono i pianeti che attraggono i satelliti e così via.
Questa forza funziona dappertutto, quindi anche sulla superficie della Terra. Uno dei più semplici modi di verifica è il nostro peso, cioè l’attrazione che la Terra esercita sui nostri corpi.
Ma c’è un altro caso in cui si può verificare questa attrazione, ed è entrando in un ristorante: infatti i tavoli, in obbedienza alla legge naturale, si attraggono talmente tanto da risultare appiccicati. Infatti la forza che li unisce è inversamente proporzionale al quadrato della distanza ed essendo praticamente contigui non è più possibile staccarli.
È esperienza di tutti che a volte per arrivare al proprio tavolo assegnato bisogna scavalcare file di persone. Qualche volta, data la vicinanza, ho pure approfittato per assaggiare il piatto del vicino per la curiosità di capire cosa avesse ordinato.
E poi a chi non è mai capitato di trovarsi inavvertitamente a far parte, malgrado l’abbigliamento non appropriato, di un matrimonio, un compleanno, un pensionamento, una promozione solo per il fatto di avere il tavolo attratto dalla costellazione dei tavoli vicini.
E ora le Autorità, con una banale ordinanza, vorrebbero sovvertire questa legge di natura, imponendo il vuoto cosmico attorno ad ogni tavolino: quattro metri quadrati di spazio, praticamente anni luce dal tavolo più vicino. Non sapremo mai più cosa avranno ordinato di strano quelli del tavolo all’angolo, oppure cosa si sta confidando quella coppia là in fondo. Tutti i pasti diventeranno molto più intimi.
Anche se in pratica la cosa sembra funzioni poco coi tavoli all’esterno dei locali che ho visto in questi giorni.
L’attrazione universale è troppo forte. Forse sarà necessario ricorrere agli idranti antisommossa per dividere tavoli e avventori. Idranti naturalmente caricati ad acqua e Amuchina. Come da normativa vigente.
Comunque per la prossima cena al ristorante, per non urtare la suscettibilità dei camerieri, mi porterò un metro laser per controllare le distanze senza essere visto. Avrei anche un metro pieghevole da falegname, ma sarebbe troppo evidente.
Certo, meno tavoli significa anche meno lavoro, però considerando che al giorno d’oggi abbiamo bisogno del Wedding Planner per organizzare il matrimonio, dello Shopping Planner per sapere cosa ci serve di comprare, dell’Event Planner per organizzare la festa di compleanno, del Personal Trainer per aiutarci nell’attività fisica e così via, si apre la strada per un nuovo mestiere: il Distance Planner, un consulente che ci preceda e controlli per noi le distanze consigliandoci i posti più adatti.
Che sia l’unico aspetto positivo del virus?