#249 - 19 ottobre 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

La mutazione

Paesaggio società cultura - com'è cambiata l'identità italiana

di Pierparide Tedeschi - Editore Solfanelli

di certosino

Un viaggio in Italia attraverso la descrizione dei grandi cambiamenti subiti dal suo patrimonio più prezioso, rappresentato dal paesaggio e dalla cultura, in cui sono racchiuse la memoria e la creatività della nazione per cercare di comprendere le metamorfosi ambientali e sociali che hanno trasformato l’immagine e l’imprinting del nostro paese.

Un saggio-pamphlet che attraverso un percorso in dieci tappe ci mostra come il consumo irresponsabile del suolo, l’espansione incontrollata delle città, la cementificazione dei litorali, l’inquinamento, lo spopolamento delle montagne e l’avvento di un turismo fuori controllo abbiano causato una vera e propria mutazione antropologica.

Salvare quello che è rimasto del paesaggio e dei luoghi abitati deve quindi diventare la priorità sia a livello nazionale sia regionale e locale per tutelare gli ecosistemi e fermare la “disneylandizzazione†che svuota i centri storici e cancella le identità formatesi nei secoli. Solo con una profonda trasformazione a livello culturale, economico, politico e legislativo si può modificare l’attuale modello di sviluppo e abbandonare un itinerario non più percorribile e senza futuro.

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