Ma dimmi perchè
Ester Tullio
“Ma dimmi perché”
Quintali di litri di pioggia nel mare
Cascate di sale
Ma dimmi perché...
Son figlio di un povero in canna, di razza malata, derisa, umiliata
Invece di essere il figlio di un Re, come te
Ma dimmi perché..
Ma dimmi perché
la gente mi scaccia e deride la pelle sporcata dal fango,
non c’è acqua che possa spazzare
i quintali di sale,
non c’è unguento che possa lenire
il lamento
non c’è vento che possa volare
leggero
non c’è nulla nel mio pensiero
che possa venire da te
per dire fratello
per dare un sorriso
aprire un cancello
coprirmi dal freddo
capire il macello
che sconquassa il mio essere umano
eppure son fatto di carne
e di sangue
e di cuore
eppure il dolore
si è preso già tutto
e il mare, tremendo, si copre di lutto