#231 - 1 dicembre 2018
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Venerdì

di Giuseppe Sanchioni

Finalmente è venerdì. Anzi di più, è un altro venerdì, quello dopo il Black Friday. Segno che siamo sopravvissuti anche al Venerdì Nero. Che, francamente, pensavo fosse il giorno del cataclisma in borsa, in cui tonnellate di titoli si trasformavano in carta per il camino con i broker falliti della Borsa di Milano che si buttavano dai ponti senza neanche aspettare che crollassero da soli.
Oppure che fosse la fine di una settimana da dimenticare, dove fossero successe tragedie immani, tipo la Roma fuori dalla Champions, la multa con decurtazione di 30 punti sulla patente, la lavatrice che perde acqua oppure una tremenda epidemia di mal di denti.

E invece no. Il venerdì è nero solo per i nostri conti correnti che vedono allargarsi il buco sempre di più trasformandoci in tante repubbliche delle banane sempre sull’orlo del disastro economico.
Sì, perché quello scorso era il venerdì degli acquisti a prezzi scontati. Da Internet, dai giornali, dalle TV ci sono arrivati solo pubblicità e consigli per gli acquisti di ulteriori cose inutili, però scontate. E, in conformità alla teoria della relatività di Einstein sulla dilatazione dei tempi, anche questo giorno si è dilatato fino a durare una settimana, al grido di: “clienti di tutto il mondo acquistate! È venerdì, anzi è il Black Friday”. Come se ci fosse ancora bisogno di altre occasioni di shopping dopo i saldi, i presaldi, le svendite promozionali e tutte le altre diavolerie inventate, un mese sì e l’altro pure, dai commercianti.

Qualcuno si è spinto anche oltre. Un’agenzia di pompe funebri ha proposto sconti sull’acquisto di materiale funebre con lo slogan “Acquista oggi il tuo funerale scontato e muori quando vuoi”. Che se in famiglia siete tanti e pure un po’ avanti con l’età, magari è da considerare. Il resto delle spese poi si detrarranno dal 730. Un bel vantaggio e senza neanche la rottura di morire in contemporanea. Segno che anche le pompe funebri, che sembravano un settore piuttosto tradizionale, si mettono al passo coi tempi.

Che dire? È incredibile come riusciamo a importare dai paesi anglosassoni solo le scemenze. Non ci è mai riuscito nel tempo, ad esempio, di importare l’abitudine di pagare le tasse o di fare gli scontrini.

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