#111 - 17 novembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Teatro della Cometa - Roma

Al nostro amore ( Happy Hour)

di Eva Mari

Sarà in scena al Teatro della Cometa lo spettacolo Al nostro amore (Happy Hour ), testo e regia di Luca de Bei, con Pia Lanciotti e Fabrizio Apolloni.

Un uomo e una donna si sono dati appuntamento al tavolino di un bar. Non si conoscono: questa è la prima volta che si vedono e si parlano. Sono entrambi nervosi, entrambi sulle difensive. Lei, una giovane madre borghese separata dal marito, ha fatto dell’educazione del figlio il suo scopo di vita. Il figlio però ormai è maggiorenne, e davanti a lei appare ora lo spettro della solitudine. Lui - vicino alla mezza età - è un insegnante universitario deluso dalla sua vita privata e professionale ma pieno di speranza per una recente, inaspettata, relazione sentimentale.
Lei è estroversa, narcisista, passionale, un po’ mitomane, con il terrore degli anni che passano. Lui è riservato, ingenuo, umorale, un po’ fragile psicologicamente, ma nonostante tutto ottimista. Niente sembra unirli. Nessun legame sembra possibile.
Eppure, queste due anime alla ricerca di affetto e di sicurezza, hanno in comune qualcosa che riuscirà a farli incontrare: un grande, fulgido, accecante amore.

Al nostro amore ( Happy Hour)Al nostro amore ( Happy Hour)

Oltre la trama, ecco venirci incontro anche la parola del regista Luca de Bei, per meglio capire lo spirito (è il caso di dire...) che lo ha spinto alla realizzazione di questo lavoro.
Con Al nostro amore – Happy Hour sono ritornato dopo parecchi anni a scrivere una commedia leggera , sul filone della “sophisticated comedy” di stampo anglosassone. Si dice spesso che, per un attore, sia più difficile far ridere che far piangere. Beh, credo che sia un po’ la stessa cosa per uno scrittore di teatro. Ma la voglia di parlare in maniera divertente di certi temi “importanti” come la solitudine, la diversità, il rapporto genitori-figli e, ovviamente, l’amore, mi hanno spinto a questa impresa e, devo dire, mi sono molto divertito (tanto che sto già scrivendo il seguito: “Santorini – Happy Hour alla greca”).
Il testo ha unità di luogo, tempo e azione (si svolge nell’arco di un’ora e mezza al bancone di un bar, mentre i protagonisti buttano giù un cocktail dietro l’altro) e l’ho pensato e scritto su misura per i due interpreti. Al suo debutto, la stagione scorsa, lo spettacolo ha divertito molto gli spettatori. Spero quindi che anche gli spettatori della Cometa verranno risucchiati nel vortice di questi dialoghi serrati, scoppiettanti, inesorabili, a tratti struggenti e parecchio alcolici…

Al nostro amore ( Happy Hour)Al nostro amore ( Happy Hour)

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