#110 - 10 novembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Musica e Strumenti

Strumento musicale a fiato ad ancia doppia appartenente al gruppo dei legni.

lo strumento che da il "La" all'orchestra

oboe

di Giada Gentili

oboeoboe

Metti una sera a cena. Una casa nel centro storico di Roma. Una terrazza. Gente di cinema e di teatro. Si rivangano vecchi film.
Ne spunta fuori uno, sopra a tutti. "Anonimo Veneziano". Mai sentito. E' del 1970, diretto da Enrico Maria Salerno. "Ma non è un attore?", faccio io. Mi guardano stralunati, poi m'accorgo che sono la tipa più giovane del gruppo.
"Ce l'ho!", fa il padrone di casa, come se parlasse di una figurina introvabile.
"Vediamolo", risponde Pino Pallino. E vediamolo. dunque (una vecchia cassetta in vhs).
Dopo un'ora e mezza si riaccendono le luci.
"E' un'imitazione di Love story", faccio sempre io.
"E allora?", risponde una voce dal bagno.
"Le imitazioni sono brutte copie".
E si chiude la discussione.

oboeoboe

Tuttavia la colonna sonora mi ha colpito e a casa spulcio Wikipedia (i titoli di coda non li avevo visti). Sì, avevo riconosciuto il suono dell'oboe, uno strumento musicale che mi aveva sempre affascinato. L'òboe è uno strumento musicale a fiato ad ancia doppia appartenente al gruppo dei legni. Ha un suono leggero e assai penetrante. Di forma conica, è generalmente fatto di ebano (Dalbergia melanoxylon, noto anche come Grenadilla) o, meno frequentemente, di palissandro (Dalbergia nigra, chiamato spesso "legno di rosa" o "brazilian rosewood"). I tasti e la meccanica sono in metallo, generalmente alpacca argentata, nichelata o dorata.

oboeoboe

La nascita dell'oboe risale all'antichità. Ne è nota la presenza nell'antico Egitto, in Cina, Arabia e Grecia sotto forma di strumenti (ciaramelle e pifferi) che possiamo dire certamente progenitori dell'oboe. L'oboe che conosciamo oggi è l'erede di una lunga tradizione di strumenti ad ancia doppia. La sua importanza tra i fiati dell'orchestra barocca è testimoniata anche dal fatto che l'oboe dà il «La» agli altri strumenti dell'orchestra (su questo ci sono pareri discordanti: alcuni sostengono che dia il La perché nelle orchestre spesso sostituiva il violino, altri invece che dia il La perché è lo strumento di più difficile intonazione).
Per tornare al film : il brano diretto dal protagonista in chiusura, che nel film viene chiamato "Concerto in Do minore per oboe, archi e basso continuo" di Benedetto Marcello , in realtà è il "Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo" di Alessandro Marcello, fratello più vecchio ma meno famoso di Benedetto (il quale tuttavia fece una trascrizione di tale concerto, come pure ne fece una – per clavicembalo – Johann Sebastian Bach). In particolare, si tratta del secondo di tre movimenti: l'Adagio. Divenuto celeberrimo anche grazie a questo film, qui trascritto e diretto da Giorgio Gaslini.

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