#213 - 17 marzo 2018
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cinema

Iniziativa del Museo Nazionale del Cinema

Cinema Massimo - 2 marzo - 2 aprile - Torino

L'illusione e l'inganno

Rassegna-Omaggio a Joseph L. Mankiewicz

di Federica Fasciolo

E' in corso al Museo Nazionale del Cinema fino a lunedì 2 aprile 2018, la rassegna cinematografica L’illusione e l’inganno. Omaggio a Joseph L. Mankiewicz.
Produttore, regista e sceneggiatore, noto per i suoi dialoghi arguti e raffinati e per personaggi memorabili e intensi, Mankiewicz ha lavorato con molte delle più importanti star di Hollywood e si è guadagnato la reputazione di straordinario direttore di attori, guidando artisti come Bette Davis, Humphrey Bogart, Marlon Brando, Frank Sinatra, Elizabeth Taylor e Laurence Olivier in alcune delle loro più memorabili interpretazioni. Il debutto dietro la macchina da presa, dopo una discreta carriera da produttore, avviene nel 1945 in sostituzione di Ernst Lubitsch sul set di Il castello di Dragonwyck. Si cimenterà in tutti i generi, ma attribuendo una sempre maggiore importanza alla parola rispetto all'immagine, all'introspezione psicologica dei personaggi più che all'azione; nei suoi film, infatti, ricorrono l’esasperazione del melodramma, l'utilizzo della voce fuori campo (che moltiplica il punto di vista) e l’uso del flashback per ingannare le aspettative.

L'illusione e l'ingannoL'illusione e l'inganno

23 marzo
Improvvisamente l’estate scorsa (Suddenly, Last Summer)
Catherine (Elizabeth Taylor) ha accompagnato suo cugino Sebastian nel suo viaggio estivo in Spagna, dove il ragazzo ha incontrato una tragica e misteriosa morte. La mente della ragazza è rimasta scossa dal dolore e non ricorda esattamente come si siano svolte le cose. Questo preoccupa Violet (Katharine Hepburn), la madre di Sebastian, che era legata al figlio da un affetto morboso, ed ora, non soltanto ne piange la perdita, ma teme che Catherine, riprendendosi, possa fare delle rivelazioni.

L'illusione e l'ingannoL'illusione e l'inganno

31 marzo
Bulli e Pupe (Guys and Dolls)
Nathan Detroit (Frank Sinatra) è il proprietario di una sala da gioco clandestina che cambia continuamente sede per sfuggire ai controlli della polizia. All'ennesimo spostamento, Nathan si trova costretto ad anticipare mille dollari al proprietario di un locale. A Broadway incontra 'Cielo' Masterson (Marlon Brando), scommettitore e giocatore incallito, e lo sfida, scommettendo con lui mille dollari che non riuscirà ad invitare a cena Sarah Brown, militante dell'esercito della salvezza, e portarla con sé a Cuba.

L'illusione e l'ingannoL'illusione e l'inganno

31 marzo
La contessa scalza (The Barefoot Contessa) Maria Vargas (Valentina Cortese) è una giovane ballerina che si esibisce in un cabaret a Madrid. Un produttore e un regista americani la convincono a firmare un lungo contratto e la conducono a Hollywood. Maria ha un carattere difficile, sensibile, istintivo: sente subito una viva simpatia per il regista, uomo serio e onesto, che sa portarla al successo. Maria diviene un'attrice di fama internazionale, che i produttori si contendono; ma né la celebrità, né la ricchezza la rendono felice.

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