#208 - 13 gennaio 2018
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Cultura e Società

Archiviate le festività legate al Natale
non dimentichiamo i valori che trasmette

Ricordato ovunque nei cinque continenti

Il Natale

La nascita che ha segnato la storia del mondo.
Una festa non solo per i cattolici

In tutto il mondo si ècelebrato il Natale, cioè la nascita di Gesù di Nazaret, "Yehoshua" nella dizione ebraica.

La nascita è sempre una buona notizia e si celebra in tutte le culture e in tutte le lingue. In questo caso si festeggia la nascita di un bambino che ha segnato la storia del mondo.

Una persona che è stata considerata dai cristiani il Messia e il Figlio di Dio, un rivoluzionario che ha indicato all’umanità la via dell’amore, del perdono, della carità, della fragilità e della non violenza, che vince sull’arroganza e sulla brutalità dei poteri forti.

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Ha detto a questo proposito il filosofo Massimo Cacciari: "Io, che non sono credente, m’interrogo: c’è un simbolo (il Natale, ndr) che ha dato un contributo straordinario alla nostra storia, alla nostra civiltà, alla nostra sensibilità…".

Sulla fragilità e umanità di Gesù che vince sui poteri del mondo ha scritto anche Napoleone Bonaparte: "Alessandro, Cesare, Carlo Magno ed io abbiamo fondato enormi imperi; ma da cosa dipendevano queste nostre creazioni geniali? Dalla forza. Solo Gesù ha fondato un impero basato sull’amore e, ancora oggi, milioni di persone sono disposte a morire per lui".

A tale proposito, Roberto Benigni ha aggiunto: "Gesù, ne ha fatte veramente di cose straordinarie, da volergli bene, da inchinarsi sul serio. Era uno che non poteva peccare e ha trasportato tutti i peccati del mondo, non poteva morire e si è fatto ammazzare. E poi ha inventato la carità, l’amore disinteressato, che prima di Gesù Cristo semplicemente non c’era. Nessuno può superare l’amore di Gesù, che ci ha fatto maturare, andare avanti milioni di anni".

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E la scienziata Margherita Hack ha scritto: "Gesù è stato certamente la maggiore personalità della storia. Il suo insegnamento, se ha resistito 2.000 anni, aveva davvero qualcosa di eccezionale; ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente".

La popolarità di Gesù Cristo non è mai calata nella storia. Al contrario, è sempre cresciuta. Ha ricordato Vittorio Messori che, già nel 1800, erano stati dedicati a Gesù 62 mila volumi. Alla Biblioteca Nazionale di Parigi, specchio della cultura occidentale, la voce "Gesù" è la seconda per numero di schede. La prima è "Dio".

Eppure, quando il giovane Gesù cominciò a insegnare, rivelando di essere il Figlio di Dio, pochi gli credettero. I più, soprattutto tra i potenti, lo schernirono e lo avversarono, al punto da condannarlo a morte e crocifiggerlo.

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Questa seconda parte della storia è commovente.

Era il Figlio di Dio, aveva l’universo come casa, e per amore dell’umanità ha deciso di nascere da Maria. Non ha mai cercato privilegi. Quando è arrivato a Gerusalemme, non lo ha fatto in groppa a un cavallo bianco, ma in groppa ad un asino. Ha pianto e condiviso privazioni e sofferenze a fianco delle persone che amava...

William Edwin Orchard, già ministro protestante, poi prete cattolico, ha commentato: "Gli hanno dato una mangiatoia come culla, la panchina di un falegname come pulpito, le spine come corona, e una croce come trono. Lui ha preso ciò e ne ha fatto la gloria del suo essere".

Secondo la logica umana, il figlio di Dio avrebbe dovuto venire in terra con tutti gli onori a parlare con i ricchi e potenti; invece Gesù ha rivelato d’essere venuto "per servire, e per dare la propria vita in riscatto di molti".

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E ancora: "Non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo".

Ha praticato e insegnato il perdono, la compassione, la carità, l’amore fraterno. Di fronte a coloro che lo stavano uccidendo in croce, Gesù ha chiesto a Dio "perdona loro perché non sanno quello che fanno".

È stato insultato, deriso, umiliato, torturato e poi ucciso. Ha accettato tutto per amore, ha versato il suo sangue per lavare i peccati degli uomini.

Ed è per questo che, ogni anno, in tutto il mondo. si celebra la sua nascita con il Natale.

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