#190 - 14 aprile 2017
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Pagine Preziose

Poema della croce

Antonio Tarallo - edizioni Ares - prefazione Mons. Rino Fisichella

Il legno della croce di Gesù di Nazareth - da due millenni oggetto di culto per i cristiani e fonte di ispirazione per pittori, scrittori, registi e poeti, credenti e non - è sulla copertina del Poema della croce, esordio letterario in versi di Antonio Tarallo, 34 anni, poliedrico artista romano, impegnato anche nella pittura e nel teatro.

Per entrare più direttamente nel mistero della Pasqua il giovane poeta e sceneggiatore romano ha scritto il “Poema della Croceâ€. Ispirandosi al genere antico delle sacre rappresentazioni, Antonio Tarallo, con alcuni altrettanto giovani attori, ha inaugurato un percorso di letture poetiche fra atenei, centri culturali e parrocchie.
Il libro ha la prefazione di Monsignor Rino Fisichella: “I versi di Antonio Tarallo sapranno accompagnare la mente e il cuore del lettore all'incontro con la manifestazione del Volto di Dio, non in un'idea astratta, ma nel volto personale e misericordioso di Cristo Crocifisso e Risorto».

Una lettura poetica della Passione e della Pasqua di Gesù da parte di un giovane scrittore emergente. Scrive ancora monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione nella sua Prefazione: “Troviamo nel Poema la domanda che diventa grido del Nazareno, ma che è domanda bruciante di ogni uomo: “Chi sono io? Chi sono io?â€. In questa domanda troviamo descritto, in forma poetica, lo scontro durissimo tra vita e morte, tra bene e male, tra giustizia e menzogna, che appartengono all’esperienza umana, ma che la Croce riesce a trasformare in possibilità di speranzaâ€.

Le undici stanze che compongono il poema, ripercorrendo i passi della Passione di Nostro Signore, riattualizzano il “dramma del tradimentoâ€, della “comunione rinnegata†e fanno riemergere la domanda: «Per quale colpa?». “È la «colpa» dell’amore – commenta Fisichella – che aiuta ad umanizzare, a dare un cuore di carne, invece del cuore di pietra della fredda normaâ€. Il Poema della Croce è stato presentato a Roma giovedì 30 marzo nell’Aula Magna della LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta),con la partecipazione di mons. Marco Frisina, direttore del Coro della Diocesi di Roma e del prof. Rocco Pezzimenti, ordinario di Storia delle Dottrine politiche e di tre voci recitanti – Giada Benedetti, Chiara Graziano, Valentina Taddei – che si sono alternate nella lettura di alcuni passi scelti dal testo. Le altre presentazioni a Roma già programmate sono l’ 8 aprile, nella Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte; il 9 aprile, presso il Centro internazionale giovanile San Lorenzo, alla presenza di mons. Guido Marini, maestro delle Celebrazioni liturgiche del Santo Padre; il 26 aprile, per la kermesse Pane e Olio, dell’associazione AiBi, la location ancora da definire; il 26 aprile, a Santa Maria in Trastevere, introduce il parroco, mons. Marco Gnavi.

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