#190 - 14 aprile 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Humour (non sempre) per riflettere

Dizionario

di Giuseppe Sanchioni

Continua senza sosta l’adeguamento del dizionario italiano al politicamente corretto del nuovo millennio che avanza.
Storicamente questo revisionismo si potrebbe far partire, e forse in pratica finire, dalla rivoluzione francese, quando i sudditi diventarono, finalmente, cittadini.
Dopo ha toccato un po’ tutte le attività umane.
Ad esempio, nel tempo i bidelli sono stati trasformati in collaboratori scolastici, i portantini in operatori sanitari, gli spazzini in operatori ecologici, passando però attraverso la fase dei netturbini, i tartassati di Totò e Fabrizi sono diventati contribuenti, loro malgrado e sempre in debito.

Più recentemente, i cuochi sono tutti diventati chef, anche se i piatti più buoni sono quelli fatti in famiglia.
Il varietà televisivo si è trasformato in talent, dove c’è molta gente che sa fare poco.
Gli sceneggiati della vecchia TV in bianco e nero sono diventati fiction, anche se sono sempre a puntate, che quando diventano vitalizie si trasformano in serial.

Ma ora il revisionismo tocca anche il mondo carcerario.
Infatti, dal 31 marzo scorso, leggiamo che le celle si chiamano camere di pernottamento.
Magari ora gli ergastolani si chiameranno pernottanti a tempo indeterminato mentre gli altri carcerati si chiameranno pernottanti a tempo determinato o addirittura pernottanti precari, visti i tempi.

Purtroppo però la sostanza delle cose non cambia e le problematiche rimangono senza soluzione, anche perché cambiare il nome delle cose non ne modifica la realtà.
Della serie come trasformare il facile nel difficile passando per l’inutile.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.