#189 - 1 aprile 2017
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Blocco Nero

di Giuseppe Sanchioni

Dopo tutti i casi di cronaca e le vicissitudini recenti e passate, ultime ma non in ordine d’importanza la bocciatura del bilancio della Giunta e l’eliminazione in Champions League, che la ex capitale dell’Impero Romano d’Occidente sia ulteriormente decaduta lo si è potuto toccare con mano anzi vedere in diretta sabato scorso, in occasione dei festeggiamenti per il 60° Anniversario dei Trattati di Roma dell’Unione Europea.

Infatti non è successo niente e la città è stata semplicemente ignorata.
Non è stata degnata di un minimo di scontro, neanche una scaramuccia, dai black bloc, che in genere sono irresistibilmente attratti da avvenimenti con una rilevanza mediatica come questo, coperto dalle televisioni, anche senza pagare il canone, per intere giornate.
Certo che i ragazzi vanno capiti. Oltre alla perdita d’importanza c’è da considerare la scarsità di sampietrini, che le passate amministrazioni si sono ostinate a togliere quasi dappertutto per sostituirli con l’asfalto. Senza dimenticare che poi, sempre le stesse amministrazioni, hanno sostituito l’asfalto con le buche. E come conseguenza non c’è più niente da tirare.
A voler essere ottimisti si potrebbero lanciare i sacchetti della mondezza, che sono tutti fuori dai cassonetti (forse vengono lasciati lì apposta come incentivo), ma per dei professionisti come loro sarebbe come fare a palle di neve.
Ma non è l’unica difficoltà. A voler essere obiettivi non ci dobbiamo scordare dell’inquinamento, delle polveri sottili e degli storni: non sono più una protezione nemmeno le maschere antigas. Al confronto i vecchi lacrimogeni curavano l’asma.
È la triste fine di un’epoca. E a guardare le cronache sembra che abbia più prospettive l’ex capitale dell’Impero Romano d’Oriente. Dove sicuramente c’è più movimento.
È già successo: è la storia che si ripete.

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