#184 - 18 febbraio 2017
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterŕ in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerŕ il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore č giŕ  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore č la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererŕ  l'amore per il potere, sia avrŕ  la pace (J. Hendrix)
Cinema

Una iniziativa della Fondazione Cineteca Italiana

Museo Interattivo del Cinema - Milano

La leggerezza di Eric Rohmer

di Federica Fasciolo

Dal 28 febbraio al 17 marzo presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema Fondazione Cineteca Italiana presenta La Leggerezza di Eric Rohmer, rassegna dedicata a uno dei maggiori esponenti della Nouvelle Vague, un Autore per eccellenza che durante tutta la sua carriera ha realizzato un cinema personale, morale, enigmatico.

La leggerezza di Eric RohmerLa leggerezza di Eric Rohmer

Il programma si articola attraverso i tre cicli filmici che scandiscono la sua produzione.
Nel primo ciclo, Sei racconti morali, Rohmer indaga gli stati d’animo dell’essere umano quando si trova di fronte a delle scelte importanti e difficili. Ne fanno parte: La fornaia di Monceau (1962) dove è il caso a muovere le fila del protagonista-narratore, uno studente di legge; La carriera di Suzanne (1963), dove seduzione e menzogne si intrecciano; La collezionista (1966), opera girata con pochissimi mezzi, racconto morale di un mercante d’arte che si troverà di fronte a una “collezionista” molto particolare; quello che è considerato il suo capolavoro per eccellenza, La mia notte con Maud (1969), nominato anche agli Oscar come Miglior sceneggiatura; Il ginocchio di Claire (1970), una delle sue commedie più eleganti; L'Amore il pomeriggi (1972), ironico e spietato affresco del mondo piccolo borghese.

La leggerezza di Eric RohmerLa leggerezza di Eric Rohmer

Il secondo, Commedie e proverbi, si colloca negli anni ’80 e comprende sei film che illustrano famosi detti popolari: La moglie dell'aviator (1981), riflessione sul caso, sulla comunicazione, sugli equivoci; Il bel matrimoni (1982), con le grandiose interpretazioni di Béatrice Romand e Arielle Dombasle; l’Orso d’argento al Festival di Berlino Pauline alla spiaggia (1982), avventura di intrighi e seduzioni; Le notti della luna piena (1984); il Leone d’oro a Venezia nel 1986, Il raggio verde e L'amico della mia amica (1987), storia di una profonda amicizia che non muterà neanche dopo uno scambio di coppia…

La leggerezza di Eric RohmerLa leggerezza di Eric Rohmer

Gli anni ’90 sono invece dedicati ai Racconti delle quattro stagioni, di cui fanno parte quattro film che raccontano ciascuno una storia d’amore e d’amicizia ambientata in una diversa stagione dell’anno: Racconto di primavera (1990), opera molto teatrale che indaga l’incertezza dei sentimenti, dove i dialoghi assumono un’importanza centrale; Racconto d'inverno (1991), che racconta come il caso si prenda gioco di noi, tema molto caro a Rohmer, attraverso la storia di Felicie; Un ragazzo...tre ragazze (1996) – che nella versione originale sarebbe il “racconto d’estate” - che segue due settimane estive di un giovane neolaureato in vacanza in Bretagna, che attende l’arrivo della sua fidanzata ma nel frattempo il “caso” (nelle sembianze di due meravigliose ragazze) lo mette alla prova, e infine Racconto d'autunno (1998), dove Rohmer affronta “l’età della maturità” con la storia di Magali che per gioco rischia di trovare il vero amore.

      info@cinetecamilano.it     Margherita Giusti Hazon  ufficiostampa@cinetecamilano.it
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