#170 - 22 ottobre 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Arte

Galleria d'Arte Moderna - Roma

Roma anni trenta

Un frammento di storia italiana:

le prime tre Quadriennali d’arte nazionale

di Luigi Capano

Roma anni trentaRoma anni trenta

Siamo in via Francesco Crispi, a Roma, sulle pendici del Colle Pinciano, in visita alla Galleria d’Arte Moderna ubicata nell’ex convento delle carmelitane scalze, accanto alla chiesa secentesca di S. Giuseppe a Capo le Case. Poco più in basso la celebre galleria Gagosian tappa obbligata per gli appassionati d’arte contemporanea.

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E’ in corso, e sta volgendo al termine, la pregevole esposizione Roma Anni Trenta-La Galleria d’Arte Moderna e le Quadrienneli d’arte 1931-1935-1939 (Via Crispi fino al 30 ottobre).
Curata dalla Galleria d’Arte Moderna, la mostra è promossa dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, in collaborazione con la Fondazione La Quadriennale di Roma e l’Istituto Luce-Cinecittà. Viene proposta una selezione di circa centoventi opere – tra dipinti, sculture e grafica – custodite dalla Galleria d’Arte Moderna e acquistate dal Governatorato di Roma (un’istituzione nata nel 1926 e soppressa nel 1944) nel corso delle prime tre edizioni della Quadriennale d’Arte Nazionale. Completano la mostra una raccolta di documenti, foto e video dell’epoca.

Roma anni trentaRoma anni trenta

La quadriennale nasce da un’idea di Cipriano Efisio Oppo (Roma, 1890 –Roma, 1962) - uno dei più attivi organizzatori culturali del ventennio fascista - che ebbe l’idea di raccogliere in una imponente rassegna periodica la più significativa produzione artistica nazionale. Ne diresse, nella veste di segretario generale, le prime quattro edizioni che si svolsero nel Palazzo delle Esposizioni a Via Nazionale. L’obiettivo era – in accordo con l’intendimento di Mussolini - di fare della Capitale il centro culturale e artistico, oltre che politico, della Nazione.

Roma anni trentaRoma anni trenta

E ll successo di pubblico delle prime tre quadriennali, quelle cioè si cui si tratta nella presente rassegna, fu in effetti memorabile: da duecentomila visitatori nella prima edizione (1931) fino a trecentocinquantamila nella terza (1939). Imponente anche il numero delle opere acquisite sia istituzioni pubbliche e da privati: sono stati venduti oltre un migliaio di pezzi, di cui quattrocento dal Governatorato di Roma per essere collocati nella galleria Mussolini a Palazzo Caffarelli in Campidoglio, oggi confluita nella collezione della Galleria d’Arte moderna di Roma.

Roma anni trentaRoma anni trenta

Con le opere trascelte – alcune delle quali finora mai esposte - e godibili in questi giorni nel museo di Via Crispi, si tenta di riproporre il clima estetico delle prime Quadriennali e delle tendenze presenti nell’arte italiana degli anni Trenta.
L’allestimento è scandito da otto sezioni tematiche, per motivi didattici oltre che storici: tra queste, quella dei futuristi e dei tonalisti della scuola romana, le sale della scultura e della grafica, l’omaggio a Scipione.

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Siamo grati alla Galleria d’Arte Moderna, alla Fondazione La Quadriennale ed all’Istituto Luce-Cinecittà per averci restituito un frammento straordinario della nostra storia che a lungo è giaciuto silente sotto la coltre polverosa del pregiudizio.

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