#170 - 22 ottobre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterŕ  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerŕ  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Futuristi

di Giuseppe Sanchioni

Ieri (martedì 18 ottobre per chi legge) sono andato a prenotare una visita specialistica in ospedale.
Mi hanno proposto un appuntamento per il 10 aprile. Del 2017, o almeno credo. Però ora che ci penso, loro non me l’hanno detto ed io non l’ho chiesto perché ho dato per scontato fosse l’anno venturo.

Per uno strano gioco del destino, tornando a casa su una facciata di un palazzo di via Tiburtina ho letto, impossibile non vederla, una pubblicità che diceva “La sanità del futuro”.
Sul momento non ci ho fatto caso ma poi riflettendoci a freddo ho capito il sottile messaggio subliminale contenuto nella pubblicità: la malattia appartiene al presente ma la sanità appartiene al futuro perché ti ammali ora ma ti cureranno in futuro, naturalmente se servirà. Così prima della cura avrai tutto il tempo per riflettere sulla tua malattia e su come avresti potuto evitarla. Che ti serva da lezione per un’altra volta, se ci sarà. Saprai a cosa vai incontro se dopo un qualsiasi sintomo farai finta di nulla e la tua negligenza peserà sulla casse dello Stato.
Ma questo migliorerà anche la tua autostima perché sarai portato a resistere e ad arrivare alla cura anche stremato solo per non dargliela vinta.
Parafrasando il Marinetti del Futurismo potremo dire che la sanità è la sola igiene del mondo.
Rimane da stabilire se sarĂ  un futuro semplice o anteriore, ma queste sono banalitĂ  grammaticali.

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