#107 - 13 ottobre 2014
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Humour (non sempre) per riflettere

Serenità

di Giuseppe Sanchioni

SerenitàSerenità

Qual è la caratteristica, o meglio la dote più importante che un politico di razza moderno deve assolutamente possedere?
La cultura, a sentire le interviste quasi quotidiane che ci propongono i giornali, le radio e le televisioni, non sembra sia più di moda.
La diplomazia, a guardare i talk show serali, non sembra essere più una caratteristica necessaria.
La capacità di problem-solving, come si chiama ora che siamo globalizzati il vecchio e sano pragmatismo, a valutare i risultati delle azioni intraprese non sembra più posseduta, ammesso che lo sia mai stata.
La lungimiranza, considerando gli effetti ottenuti a distanza di appena pochi giorni da qualsiasi decisione presa, non sembra produca risultati durevoli.
La capacità di attrarre consensi sembra in caduta libera, viste le ultime percentuali dei votanti. Certo, a meno che non si tratti di voto di scambio.
La capacità di fare gli interessi del paese viene praticata in maniera soddisfacente solo nel caso essi coincidano esattamente con quelli della propria parte politica.
E allora, cosa rimane?

Serenità

Semplice, basta leggere un’intervista qualsiasi.
La dote più importante per un politico di razza al passo coi tempi è la serenità!
Non passa giorno che non ci sia un nuovo inquisito, un altro indagato oppure, che so, un intercettato per un qualche motivo, un appalto, una tangente, una raccomandazione anche a sua insaputa. E la risposta a tutti i nostri dubbi qual è? Che sono sereni.
Però, sono solo loro ad essere sereni. Perché è proprio questo il punto: più il politico è sereno e meno lo è il cittadino, che forse lo ha pure votato!
Il risultato finale di tutto questo è che a non essere più sereni sono rimasti solo i cittadini onesti e questa mancanza di serenità alla lunga deprime il sistema immunitario il che, con l’avvicinarsi della brutta stagione, sicuramente provocherà malanni anche gravi.
Insieme al vaccino per l’influenza sarà necessario cominciare a preparare anche una scorta di siero della serenità per tutti noi.
Somministrato sotto forma di sciroppo.
Assolutamente da evitare la somministrazione in supposte!

SerenitàSerenità

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