#162 - 11 luglio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

Scalpato vendicativo

Kinowa

di Giada Gentili

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Kinowa (Personaggio nato nel maggio 1950 e vissuto fino alla primavera del 1961) è una sorta di giustiziere spietato il cui volto è coperto da una maschera spaventosa e il cui nome è lo pseudonimo di Sam Boyle, un uomo che mentre attraversava il far west con una carovana assieme alla propria moglie ed al figlioletto di pochi mesi, venne scalpato dai pellerossa. Sopravvissuto al massacro, in cui perisce la moglie ed il figlio è rapito da un capo indiano, per vendetta si costruisce una maschera con le sembianze del diavolo e perseguita coloro che gli tolsero il cuoio capelluto.
Insieme a lui si muovono Silver Gek, il figlio cresciuto dai pellerossa e poi ritrovato, e lo scout e trapper Long Rifle.

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Secondo taluni, per raffigurare Kinowa il suo ideatore Lavezzolo e i disegnatori EsseGesse potrebbero essersi ispirati a un personaggio con le sembianze di Belzebù apparso precedentemente nelle avventure del Principe Valiant.

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Giustiziere spietato....massacro....vendetta....scampato.....perseguita.....bla bla bla.....Kinowa ci ha interessato, nonostante sia un fumetto così ancorato a tempi e luoghi ormai sorpassati perchè rappresenta, a nostro modo di vedere, un paradosso proprio perchè ideato e scritto in anni che i libri di storia ci dipingono come una sorta di “passato perduto”. In breve: in Italia prima degli anni del terrorismo e della crisi energetica.
Perchè dunque scrivere queste storie? Sembra quasi la condizione del genere umano dove i periodi di pace paiono delle fragili tregue in attesa di una nuova escalation conflittuale (leggere Primo Levi “La tregua”). Così è, anche se non piace.

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Kinowa starebbe bene forse oggi, una specie di “Rambo” che si fa giustizia...e come ne avremmo bisogno oggi....quasi un catartica fine di questa terza guerra mondiale spalmata su tutto il pianeta.
Beh, forse abbiamo tirato il collo a questo fumetto facendone un simbolo involontario. Ma oggi abbiamo necessità di tutto, di aggrapparci a miracolose allegorie in grado di .....

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