#155 - 18 aprile 2016
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerŕ fino a NATALE e le Festivitŕ del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrŕ in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua ŕ affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono piů a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa č andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Arte

Dal 20 aprile al 21 maggio

Centro San Fedele - Milano

Sotto un altro cielo

mostra a cura di Andrea Dall'Asta e Matteo Galbiati

Per la prima volta la Galleria San Fedele presenta una mostra collettiva in cui quattro artiste riflettono sul significato del sacro: Gabriella Benedini, Sonia Costantini, Elena Modorati e Fasta Squatriti avviano un dialogo e un confronto di esperienze, storie, ricerche e riflessioni.

La grande installazione di Gabriella Benedini dal titolo Pesca miracolosa, attraverso una barca circondata da una serie di pannelli che rappresentano un cielo cupo e inquietante, evoca una pluralità di elementi simbolici: la barca, se da un lato è infatti il luogo biblico in cui i pesci sono accolti dagli apostoli grazie alla parola di Gesù, dopo una notte infruttuosa, dall’altro lato allude a tutte quelle imbarcazioni che oggi trasportano migliaia di migranti in cerca di salvezza.

Sotto un altro cielo

Una scrittura monocroma trasforma le superfici dipinte da Sonia Costantini in vibrazioni cromatiche dove la luce interviene modificando e alterando la fisicità dell’opera e il suo legame con lo spazio. Ogni dipinto, composto di numerose velature che creano una luminosità inafferrabile e misteriosa, si propone come luogo di profondità infinita che ci immerge in attimi di sospensione dove storia, visione e apparizione superano la soglia del reale e si aprono a dimensioni inattese.

Nelle sue opere Elena Modorati rende concreta la superficie del dipinto trasformandola in una tavola di cera: in lei coesistono un gusto per l’essenzialità e per riflessioni sul significato della parola scritta. Occultato, nascosto, reso indecifrabile nell’opalescenza della cera, lo scritto resta come in attesa, custodito e velato in un’intima cortina di protezione. In questa attesa ci mettiamo all’ascolto di una parola sul significato più profondo della vita, sul mondo e sul nostro desiderio di infinito.

Sotto un altro cielo

Le “icone” di Fausta Squatriti, come Zachor - In memoria. Ricordare per essere liberi e Ignota città tedesca di prima della guerra, creano molteplici ponti tra i drammi del passato e le guerre e le violenze di oggi. I diversi elementi di cui sono composte si aprono in questo modo a inattesi significati, a continue rivelazioni che diventano racconti, scoperte, intuizioni poetiche. L’autrice indica un percorso che ci introduce a una consapevolezza di quanto l’uomo contemporaneo sta vivendo, denunciando tematiche profondamente attuali, come il dolore, la violenza, la sopraffazione dell’uomo sul proprio fratello.

La mostra Sotto un Altro Cielo intende dunque indagare ricerche visive contemporanee, al femminile, nel desiderio di ripercorrere e riconoscere nuove strade, nuovi cammini rivolti a un’interiorità che diventino testimonianza di un desiderio di cambiamento del nostro mondo. Sotto un Altro Cielo diviene così simbolo di uno scavare dentro di noi, perché si riveli una nuova luce dell’umano.

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