Una iniziativa della "Compagnia degli Antipatici" di Velletri
Tour teatrale nei locali del Lazio
Processo al computer
Bullismo 2.0 Virus sociale
Da qualche tempo, il problema del facile accesso ai “social” viene affrontato con forza dai maggiori organi di informazione. Dati statistici impressionanti rivelano che non solo adolescenti nella pressochè totalità, perfino ragazzi di 9-10 anni (alterando la loro data di nascita) hanno profili sui “social” attraverso i quali navigano e si inseriscono nel dialogo senza alcun controllo da parte dei genitori, impotenti di fronte le svariate opportunità che si aprono con sempre più sofisticate tecnologie (dal telefono, ai pc, ai teblet…e alle diversificate piattaforme di connessione e comunicazione).
Negli ultimi tempi, alle normali quanto poco significanti conversazioni maggioritarie sul web, si affiancano con maggiore frequenza sorprendenti atteggiamenti delinquenziali a livello di “gruppi”che sempre più affascinano gli adolescenti anche con capacità creative tese a nuovi miti e comunque sempre più avanzati sull’applicazione pratica di nocivi propositi; come nei casi di “bullismo” nelle scuole o fuori, o nella realizzazione di furti e rapine decisamente improvvisate.
Di fronte a tali fenomeni non resta che moltiplicare gli sforzi educativi facendo pressione sulle famiglie e sulle scuole, considerando che in questo ultimo ambito trovano fertile terreno amicizie e ‘clan’.
All’educazione del corretto uso sotto il profilo morale ed etico dei mezzi tecnologici, debbono inoltre concorrere, nell’ambito dell’impegno civile, i mezzi di comunicazione: tutte quelle forme che possono in qualche modo suscitare sensibilità e corretti comportamenti.
La televisione (non sempre vengono buoni esempi, per non parlare delle diseducative infinite reti minori) il cinema, il teatro, l’arte, la fotografia, la musica…sono strumenti che possono concorrere
a valorizzare la proposta educativa che si rende più che mai necessaria ed urgente.
In questo senso nasce il convegno “Bullismo 2.0 Virus sociale” e la teatralizzazione del tema stesso nell’ambito dei lavori del convegno.
Tale incontro, teso ad evidenziare i rischi del cyber-bullismo e, più in generale, sull'uso indiscriminato e incontrollato dei "social" da parte di adolescenti e ragazzi, si svolge già da tempo presso molti teatri della Regione Lazio.
La “teatralizzazione” del tema è il contributo offerto dall’Associazione “Persona” che si realizza con la partecipazione dei ragazzi componenti della “Compagnia degli antipatici” e due adulti, ai quali si aggiungeranno come protagonisti della piece anche gli esperti partecipanti al convegno.
Si tratta di una sorta di processo, ambientato in un'ipotetica aula di tribunale, in cui si discuterà la causa intentata contro il “computer” da parte di una vittima. Lo stesso computer sederà sul banco degli imputati e due giovanissimi attori fungeranno da Pubblico Ministero e Avvocato della Difesa. Gli unici adulti in scena saranno i due giudici. Via via gli esperti o consulenti o testi, sfileranno per essere interrogati: un' insegnante delle scuole superiori , un medico, un avvocato civilista, una psicologa e un terzetto composto da: polizia postale, carabiniere e assistente sociale del carcere.
Infine un collegamento in diretta con una realtà di volontariato in Kenya (ragazzi siero positivi), a fare da contro altare al dissennato e mal gestito benessere da parte della gioventù dei nostri paesi.
Tutti questi esperti parleranno come fossero seduti ad un tavolo di presidenza di un convegno ma coinvolti come attori in questo processo. Un piccolo forum tra il pubblico verrà aperto nell'attesa che la giuria, tutta composta da ragazzi, si riunisca per emettere il verdetto.
Responsabile dell'associazione e del progetto è Alessandro Gentili.