#148 - 15 febbraio 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi moderni?

Anticipo

di Giuseppe Sanchioni

Alla fine è successo. E a pensarci bene c’era da aspettarselo.
Purtroppo in questo Paese tutto è in ritardo.
È in ritardo la banda larga che porta al digital divide. Sono in ritardo i processi con la prescrizione che incalza. Sono in ritardo le unioni civili che in Europa già esistono da tempo. Sono in ritardo i lavori del Giubileo, almeno quelli che sono partiti. Sono in ritardo i mezzi pubblici, che quando chiedi al capolinea quando parte il bus è sempre fra cinque minuti anche se poi rimani lì ancora mezz’ora. Sono in ritardo i treni che per avere un po’ di rimborso bisogna che siano passati almeno 30 minuti. Sono in ritardo le lettere che te le portano a giorni alterni. Siamo in ritardo agli appuntamenti perché c’è sempre il quarto d’ora accademico che tutti invocano anche se hanno fatto solo le elementari. Sono in ritardo le visite mediche che le devi prenotare almeno sei mesi prima prevedendo con largo anticipo la malattia che ti colpirà. È in ritardo la legge sull’omicidio stradale che appena attraversi la strada ti stendono e se ne vanno.

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A dire il vero è in ritardo anche la Terra che ha fatto durare il 2015 un secondo di più: ma questa è un’altra storia che lasciamo volentieri ai signori di Greenwich.
E in tutta questa orgia di ritardi, cosa succede? L’imprevedibile. L’irreparabile.
Licenziano un dirigente della RAI perché lo ritengono responsabile di aver anticipato di un minuto il conto alla rovescia per stappare lo spumante di rito durante i festeggiamenti del Capodanno in TV. Se può servire sappia che ha la stima di uno che va sempre in giro senza orologio come me.
Roba da non credere: il Paese si allarma per il minuto di anticipo e non per l’eternità dei ritardi!
Ora è vero che gli orologi atomici attuali hanno una precisione di un secondo ogni miliardo di anni ma anche i normali orologi al quarzo non scherzano in precisione. Invece di licenziare le persone, regalate loro un bell’orologio elettronico come benefit, magari collegato via radio al segnale orario. Con questa soluzione saremmo tutti molto più tranquilli.
Questo non è un Paese per precisi. Ma non bisogna neanche andare contro la maggioranza silenziosa!

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