#148 - 15 febbraio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Galleria Benucci - Roma

Antologica di Afro

di Luigi Capano

Entriamo in Via del Babuino 150. Sopra il portone è inciso nel marmo il nome dimenticato di Erulo Eroli (Roma 1854-Roma 1916) pittore e arazziere che qui ebbe il suo studio artistico e qui impiantò un laboratorio di arazzeria che ebbe fama nel mondo.

Antologica di Afro

Ci accoglie la Galleria d’Arte Benucci che tra mobili e dipinti d’antiquariato ospita in questi giorni la mostra antologica “L’inquietudine della forma”, dedicata ad Afro Basaldella (Udine 1912-Zurigo 1976), uno dei protagonisti della scena artistica italiana e internazionale del novecento; mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Afro.

Antologica di Afro

L’elegante catalogo che ho sotto gli occhi – arricchito dalla pubblicazione di alcune conversazioni sull’arte tra Afro, Burri, Scialojae altri - mi permette in qualche modo di rivisitare e di rimeditare placidamente questa esposizione che avrebbe meritato una maggiore risonanza mediatica.
Seguendo il ritmo segnato dalle opere disposte nelle sale austere e ombrate della galleria, ed ora, sfogliando le pagine patinate dell’invitante catalogo, le sperimentazioni stilistiche si succedono: dal figurativo tipico degli anni della gioventù in cui Libero de Libero vide un colorismo di matrice veneta, all’esperienza cubista, fino al postcubismo del dopoguerra e infine, ad un astrattismo prossimo all’informale.

Antologica di Afro

Ma l’arte pittorica è fatta di ritmi, di forme, di colori - ha più volte ribadito Afro – e il soggetto naturalistico è più prossimo alla forma astratta di quanto l’occhio non creda, se solo riuscisse a cogliere ovunque, come in un gioco gestaltico, l’intrecciarsi, talora armonioso talora caotico, di questi tre fondamentali elementi: ritmo, forma, colore.

Antologica di Afro

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