#143 - 14 dicembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cinema

Moby Dick

La versione Hollywood di Melville

di Giada Gentili

Moby DickMoby Dick

Il romanzo di Herman Melville nel 1851 ha raccontato a tutti noi ragazzi del demone bianco, ci aveva un po' spaventato da piccoli la violenza dell'oceano, la cattiveria dei balenieri che a volte ti trascinava addirittura dalla parte della balena. Nel film di Ron Howard "Le origini di Moby Dick" questa inversione di rotta non si è verificata, almeno io sono rimasta nel team balena durante tutta la visione del film e non certo perché sono un'animalista (Chef Rubio ancora mi sta simpatico e ieri sera ho mangiato hamburger), è che tifare per dei personaggi così “coatti†non è proprio facile. Questa nuova produzione dell'ex attore di Happy Days - regista meritevole con “A Beautiful Mindâ€,“Rushâ€, “Frost/Nixon†- non manca di scorrevolezza, belle immagini, momenti palpitanti; la fotografia ricorda i dipinti a olio settecenteschi e solo il cinema ti permette di osservare da vicino velieri così imponenti, con dettagli, rifiniture e renderlo reale.

Moby DickMoby Dick

La falla principale de Le origini di Moby Dick però è la sceneggiatura, una serie di boriosità da parte del protagonista Chris Hemsworth non si sentono neanche in "Fast&Furious"; ad accompagnarci nella storia è lo stesso scrittore Melville (interpretato da Ben Wishaw) che costringe l'ultimo sopravvissuto del naufragio a raccontargli cosa accadde anni prima sulla baleniera. La cornice del narratore segue lo stile del "Gatsby" di Luhrmann, in cui il racconto era introdotto da un pazzo Fitzgerald e speriamo non diventi una moda a Hollywood; la scelta non aggiunge nulla alla storia ed è alta la pretesa di spiegare da cosa e come nasca l’idea di un artisti tanto lontani e imponenti. "Le origini di Moby Dick" mantiene comunque quel piacevole stile avventuriero del filone marinaresco, seppur troppo didascalico e lontano diverse leghe da Master&Commander.

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