Nonna Abelarda
di Giada Gentili
Nonna Abelarda è un personaggio del fumetto italiano dedicato ai più piccoli, nato nel 1955 dalla fantasia di Giovan Battista Carpi ed apparso sulle pagine del mensile per ragazzi Volpetto di Giulio Chierchini, di cui rappresenta un'improbabile nonna essendo Volpetto una volpe antropomorfa.
Il personaggio di Nonna Abelarda si trasferisce poi su intuizione di Carpi, visto il suo successo e le sue indubbie potenzialità , a partire dal 1957, sul nuovo periodico Soldino edito da Renato Bianconi e dedicato allo strampalato regno di Bancarotta, governato dal re-bambino Soldino.
Nonna Abelarda diviene così la nonnina del piccolo re, che incontra nella storica avventura Arriva Soldino, , pubblicata sul primo numero del neonato periodico, in cui il bimbo tenta di sfuggire ai suoi regali doveri in cerca di più appropriate marachelle e voglia di libertà . Abelarda si rivela una nonnina putativa pronta a viziarlo e ricoprirlo di torte strepitose, ma anche una tutrice attenta ad imporgli un po' di sana educazione ed il rispetto dei propri doveri. Il personaggio è un autentico caleidoscopio di trovate ed un concentrato di energia, infatti pur centenaria nell'aspetto e sicuramente nell'età , Nonna Abelarda dimostra una vitalità strepitosa ed una forza incredibile che le consente di confrontarsi con qualsiasi tipo di avversario o pericolo grazie ai suoi micidiali sganassoni, contrastando ben poco temibili avversari umani e ben più molesti avversari sovrannaturali o alieni, da infestanti vampiri a simpatici extraterrestri a fantascientifici robot.
Per Nonna Abelarda non è un problema sbriciolare un muro con un pugno o disperdere un pericoloso sciame di api con un semplice soffio. Oltre alla forza prodigiosa, un'altra caratteristica del personaggio è la capacità di sfornare succulente torte al ribes ed ai mirtilli, destinate ad essere contese dai protagonisti delle storie.