#139 - 9 novembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cinema

Per i 100 anni dalla nascita

Spazio Oberdan - Milano

Omaggio a Ingrid Bergman

Una rassegna con le pellicole più importanti

di Federica Fasciolo

Presso Spazio Oberdan a Milano fino al 17 novembre, Fondazione Cineteca Italiana propone un omaggio all’affascinante Ingrid Bergman in occasione dei cento anni dalla nascita ed in concomitanza con l’uscita nelle sale del documentario Io sono Ingrid, ritratto ricchissimo e coerente della meravigliosa attrice svedese diretto da Stig Björkman e realizzato grazie all’archivio di famiglia messo a disposizione dalla figlia Isabella Rossellini.

Omaggio a Ingrid Bergman

In programma, oltre al recente biopic, tre grandi film di Roberto Rossellini: Europa ‘51 e le due “opere filosofiche” Viaggio In Italia e Stromboli terra di Dio, due film che, a dispetto della loro estrema semplicità, costituiscono una profonda riflessione sull’animo umano.
Due i film firmati da Alfred Hitchcock:, Io ti salverò, in cui la Bergman è affiancata da Gregory Peck, e Notorius, affiancata da Cary Grant, pellicola definita da Truffaut “la quintessenza di Hitchcock”.
Immancabili poi le interpretazioni in Anastasia di Anatole Litvak che le valse l’Oscar, e in Casablanca di Michael Curtiz, il film che diede popolarità ad Humphrey Bogart.

Io sono Ingrid - regia di Stig Björkman.
Nella primavera del 2011 il regista Stig Björkman incontra Isabella Rossellini che gli propone un documentario sulla madre, l'attrice Ingrid Bergman. Il film prende forma dalle parole della Rossellini, dai suoi racconti e ricordi d'infanzia, ma anche attraverso filmati inediti, appunti, lettere, diari e interviste ad amici e colleghi. Il risultato è un documentario che offre un ritratto accattivante e personale della donna e della madre, che va oltre il suo essere stata una diva negli anni d'oro di Hollywood, diretta da maestri del cinema internazionale come David O. Selznick, Alfred Hthcock, Sidney Lumet e Roberto Rossellini.

Omaggio a Ingrid BergmanOmaggio a Ingrid Bergman

Anastasia - regia di Anatole Litvak.
A Parigi alcuni emigrati russi, tra i quali il generale Bunin, con la scusa di fare ricerche sulla granduchessa Anastasia, la più giovane delle figlie di Nicola II, forse scampata all'eccidio della famiglia imperiale, sono andati spillando quattrini a vari membri della colonia russa. Nel 1928 gli audaci avventurieri, per trovare ancora qualche credito, si vedono costretti a presentare una fittizia Anastasia. La scelta di Bunin e dei suoi amici cade su una povera ragazza, Anna Korff, che non ricorda nulla della sua vita e che viene sottoposta a una minuziosa istruzione perché possa sostenere in modo convincente il ruolo che si vuole affidarle. Sempre più nella parte, la ragazza finisce col credersi veramente Anastasia, mentre nella mente di Bunin s'insinua il dubbio: è illusione o realtà? Dopo vari tentativi, con l'appoggio di un principe che riconosce in Anna, di cui s'è innamorato, la cugina Anastasia, la ragazza ottiene l'ambito riconoscimento dell'imperatrice madre. Bunin dovrebbe essere soddisfatto di aver condotto in porto brillantemente l'impresa, ma non è così perché il generale si è innamorato della giovane. Oscar 1956 a Ingrid Bergman come miglior attrice.

Casablanca - regia di Michael Curtiz.
Casablanca, Marocco, durante la Seconda guerra mondiale. Una coppia di europei ricercati dai tedeschi ha bisogno di documenti falsi per lasciare il Paese. Li aiuterà Rick, il proprietario del locale più famoso della città, che ebbe con la donna in fuga una relazione da entrambi non dimenticata.

Omaggio a Ingrid BergmanOmaggio a Ingrid Bergman

Europa ’51 - regia di R. Rossellini.
Irene, moglie di un diplomatico, conduce una vita sfarzosa fra un ricevimento e l’altro. Una tragedia familiare la costringerà drammaticamente a guardarsi dentro e a scoprire nuovi orizzonti. Film incompreso all’epoca (Moravia: «Rossellini ha addentato più di quanto fosse in grado di masticare»), la cui importanza è cresciuta nel tempo, fino a configurarsi come il vertice del sodalizio Rossellini-Bergman. Il bambino che interpreta la parte del figlio di Irene, Sandro Franchina, avrebbe poi diretto nel 1966 il significativo Morire gratis.

Io ti salverò - regia di Alfred Hitchcock.
Il dottor Edwardes assume la direzione di una clinica psichiatrica. Una giovane assistente, che subito si è invaghita di lui, si accorge che qualcosa non va. Scoprirà che l’uomo si chiama in realtà Ballantine, è stato paziente di Edwardes e ne ha assunto inconsciamente l’identità in seguito a un violento trauma prodotto dalla morte del medico. Una morte però non accidentale, per la quale Ballantine rischia di finire sulla sedia elettrica.

Omaggio a Ingrid BergmanOmaggio a Ingrid Bergman

Notorius - regia di Alfred Hitchcock.
Elena Huberman è figlia di un tedesco stabilito negli Stati Uniti e di un'americana. Suo padre viene condannato a 20 anni di reclusione per spionaggio a favore della Germania, e si avvelena in carcere. La figlia, che ha sempre manifestato i suoi sentimenti di buona americana, viene arruolata nel servizio segreto americano di controspionaggio ed inviata a Rio de Janeiro, dove dovrà introdursi nei circoli degli agenti nazisti e raccogliere utili informazioni. Benchè ami, riamata, un agente americano, essa, per assolvere il suo compito, sposa Sebastian, un suo antico adoratore, precedentemente da lei respinto, che è il capo degli agenti nazisti. In tal modo riesce a carpire un geloso segreto, che rivela ai suoi superiori per mezzo dell'agente, suo amico. Sebastian, quando si accorge di aver sposato una spia americana, benché l'ami appassionatamente, decide di sopprimerla. Quando l'agente, amico di Elena, preoccupato sul suo conto, viene a cercarla, la trova quasi moribonda per il veleno propinatole e a stento riesce a trarla in salvo dalla casa del marito.

Stromboli terra di Dio - regia di Roberto Rossellini.
Per rimanere in Italia Karin, profuga lituana, sposa una guardia del campo d’internamento, pescatore di Stromboli. Ma la vita sull’isola, per la straniera, si fa sempre più dura. «Giocato sul contrasto tra due culture inconciliabili, uno dei più intensi ritratti di donna rosselliniani mentre la natura ostile e selvaggia è il presupposto di un dramma che assume dimensioni cosmiche. Le sequenze documentaristiche [...] adottano il punto di vista della protagonista e si fondono perfettamente col racconto»

Omaggio a Ingrid BergmanOmaggio a Ingrid Bergman

Viaggio in Italia - regia di Robeerto Rossellini.
Una coppia di coniugi inglesi in crisi si reca a Napoli. In una realtà completamente differente da quella abituale, i due ritrovno sentimenti smarriti. Stroncato in Italia e in America, bocciato dal pubblico, amatissimo in Francia dai registi della nouvelle vague (Rivette disse che «con l’apparizione di Viaggio in Italia tutti i film sono improvvisamente invecchiati di dieci anni»), è il film con il quale Rossellini si pone oltre il neorealismo, a un passo dal (futuro) cinema dell’alienazione di Antonioni.

 ufficio stampa   Cristiana Ferrari  ufficiostampa@cinetecamilano.it
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