#137 - 12 ottobre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

Tra i grandi nomi dello spettacolo

Ciccio & Franco

Storie da memorabili tempi di cambiamento

di Giada Gentili

Pochissimi comici italiani hanno avuto l'onore di avere una propria serie di fumetti.

Ciccio & FrancoCiccio & FrancoCiccio & Franco

Questi comici sono Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Peppino De Filippo (nei panni di Pappagone, personaggio da lui creato nel varietà televisivo "Scala Reale" del 1966, trasmissione assai popolare).
La serie dedicata a Totò era edita dalla Edizioni Diana mentre le altre due furono edite dalla Gallo Rosso Editore. Queste serie erano dedicate ai personaggi più famosi in quel periodo: Totò fu una vera rivelazione negli anni 50, Pappagone, appena l'anno prima, diventò un vero divo sia per gli adulti che per i bambini mentre Franco e Ciccio erano considerati, in quel periodo, "La coppia d'oro" del cinema e facevano incassi record: Il loro primo film da protagonisti assoluti ("I due della legione") incassò 434.142.000 Lire circa che, all'epoca, era un incasso stratosferico (considerando che, a quel tempo, un biglietto per il cinema costava sui 100\150 Lire).

Ciccio & FrancoCiccio & Franco

Pare di sognare a ritrovare questi nomi, queste storie, questi attori, l'epoca d'oro della televisione in B/N.
Per carità: nessun confronto ma, per chi scrive, vi assicuro, una rivelazione.
Sono andata a rivedermi alcuni spezzoni (anche di grandi sceneggiati. In prima serata ho trovato perfino "I fratelli Karamazov!".

Ciccio & FrancoCiccio & Franco

Ciccio e Franco, per tornare alla nostra piccola rubrica, periodico settimanale, è un giornaletto spillato che esce in edicola tra il 1967 e il 1968, in pieno periodo beat, quando in tv trasmettono Canzonissima (popolarissima trasmissione del sabato sera).
Gallo Rosso Editrice pubblica nello stesso periodo anche Pappagone.
Oltre alla storia completa di sessanta pagine, all’inizio dell’albo viene pubblicato Il Corrierino di Ciccio & Franco, raccontino breve di tre tavole a cura di Salino che lo realizza alla maniera del Corriere dei Piccoli, con didascalie in rima invece che in balloons.
Le sceneggiature sono anonime, mentre i disegni sono affidati (come per Pappagone ) all’ottimo Luciano Bernasconi, che realizza gli albi con grande energia e tra l’altro con i protagonisti veramente somiglianti nelle loro espressioni e mitiche smorfie (vedere per credere). Le copertine sono del cartellonista e pittore Manfredo.
Nelle rubriche finali, oltre la posta e le foto dei giovani lettori, anche una rubrica dello storico esperto Sergio Trinchero dal titolo L’abbecedario dei fumetti.

Ciccio & FrancoCiccio & Franco

Viene creato il Club di Ciccio & Franco (sulla scia di quelli di Topolino e Diabolik), che con mille lire si riceve una tessera, distintivo, portachiavi e una penna a sfera (incredibile).

Spero di fare cosa gradita ai lettori di questo giornale far rivivere quest'epoca attraverso i fumetti, anche quelli di breve durata.

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