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Arte

Piazza dell’Esedra – Roma

Le donne
di Lanfranco Finocchioli

di Eva Mari


In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il pittore Lanfranco Finocchioli espone a Piazza dell’Esedra in Roma una serie di immagini su vari aspetti e campi di interesse della donna.

Si tratta di lavori che puntano sul simbolo e che in un certo qual modo si distaccano dalla produzione classica dell’artista romano conosciuto in tutta Europa ed oltre per le sue immagini ancorate alla metafisica ma non prive di una simbologia che affonda radici in una più ampia visione dell’immaginario.

   

Come è stato di recente scritto, l’opera pittorica di Finocchioli nel suo insieme può essere interpretato come un grande viaggio: “C’è un grande velo bianco/che copre e scopre sogno e pensiero/di un invisibile presente e costante/che costruisce e istruisce la sua nave/ per un viaggio senza inizio e senza fine”.

Un richiamo ad un esame del proprio modo d’essere e ad una revisione della prospettiva futura:
“E’ tempo di salpare,/troppo stretta è ora la stanza dei sogni;/cada il candito drappo del poeta!/
e il cielo molli gli ormeggi che trattengono/l’arca ricolma di desiderio e di ardore!”.

   

….E la donna assume in se un grande valore per il viaggio e per la vita…di questo è consapevole Finocchioli che in questa mostra desidera esprimere con le immagini tutta la sua devota considerazione alla donna.

“Tornato ai suoi passi, Finocchioli vuole/in questa occasione, intraprendere un nuovo viaggio:/
ardito e consapevole, capace di respirare/il respiro della donna, in questo giorno di festa per lei,/
e in tutti i giorni che legano la lunga catena/degli affetti, delle gioie e dei dolori, dei doveri quotidiani./
Un calendario di fatti, occasioni, momenti e memorie/per ricordare l’immancabile presenza di una donna,/e il suo sentito, impeccabile impegno./Il tratto dell’artista è lontano e diverso;/
leggero, etereo, quasi incorporeo…/timoroso di infrangere l’incanto/che i volti i gesti e gli oggetti raccontano”.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)