Alberi e animali
Austero Abete
Fiero Lupo
di Federica Fasciolo
Gli abeti sono i magnifici signori delle nostre montagne. Cupi e solenni, si stagliano contro l’azzurro tra rocce e ghiacciai.
E se d’inverno– come in riverenza – si curvano sotto il peso della neve, nel disgelo drizzano le loro cime verdi con fierezza.
Da sempre gli abeti ricoprivano sterminate distese del nostro territorio alpino ed appennino, ma ben presto l’uomo si accorse della bontà del suo legno, così idoneo per costruire imbarcazioni di ogni tipo, alberi e pennoni, e cominciò a sacrificare le foreste per dominare l’elemento opposto alla montagna, e si lanciò nella grande avventura della conquista dei mari.
La qual cosa non sfuggi ai saggi del tempo; Ippolito Pindemonte recitava: “Quando Giason dal Pelio / spinse nel mar gli abeti…” e l’abate Delille in Francia gli faceva eco: “…l’abete che cresce per affrontare i mari…”.
Sui nosti monti vegeta l’abete bianco, Abies Alba; in Sicilia e in Calabria sono in corso operazioni di salvataggio di rarissimi esemplari di “Abete dei Nebrodi”, l’”arvulu cruci-cruci”, in Sicilia, una specie autoctona che si credeva estinta da anni; e i grandi boschi di Serra San Bruno in Calabria do vive l’esemplare più grande d’Europa(rubrica ambiente).
Dell’abete si trovano altre specie in Spagna, Grecia e nel Caucaso, mentre altre sono state importate dalla Cina, dal Giappone e dall’America.
Sono alberi a forma piramidale , le foglie aghiformi che non cadono in autunno, e il frutto a forma di cono chiamato popolarmente pigna.
Da segnalare infine il Pino Rosso Picea Abies molto diffuso in Italia, particolarmente conoscita è la Riserva naturale di Campolino, presso l’Abetone, nell’Appennino centrale toscano, consideratala colonia di abeti rossi più a sud d’Europa, che risale all’ultima glaciazione e conserva intatto il patrimonio genetico primitivo.