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Editoriale

Nuovi muri

di Dante Fasciolo

Ancora una volta,
la pace sembra non trovare pace.
Di nuovo carri armati e uomini in divisa
minacciosi attraversano strade, città, territori.

Cosa li guida? Che pensieri albergano?
Muovono passi e brandiscono armi;
il cuore accelera battiti e l’animo,
forse, macina vendette.

Cessato lo spargere sangue dei fratelli,
ora, falsa quiete aleggia tra fragili frontiere
fatte di sacchi di sabbia e barricate:
ridicoli fronti armati di paura.

La chiamano lotta di libertà gli uni,
lotta di giustizia altri,
lotta di unità e appartenenza altri ancora…
inutili ritornelli di menzogna.

Il potere e il possesso
sono parole impronunciabili
e il vocabolario perde il valore di lingua
e assume volgare inganno.

La verità sta nella stupidità umana
mai sazia di primeggiare nel torbido,
costi crimini o distruzione:
storia compressa sotto vuoto a perdere.

Si erigono nuovi muri con malefica vocazione,
tra città e città, tra diversità etniche,
tra stanchi modelli di vita…
e nuovi muri crescono dentro le coscienze
di milioni di uomini sperduti,
assenti e distratti cittadini del mondo.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)