Editoriale
Nuovi muri
di Dante Fasciolo
Ancora una volta,
la pace sembra non trovare pace.
Di nuovo carri armati e uomini in divisa
minacciosi attraversano strade, città, territori.
Cosa li guida? Che pensieri albergano?
Muovono passi e brandiscono armi;
il cuore accelera battiti e l’animo,
forse, macina vendette.
Cessato lo spargere sangue dei fratelli,
ora, falsa quiete aleggia tra fragili frontiere
fatte di sacchi di sabbia e barricate:
ridicoli fronti armati di paura.
La chiamano lotta di libertà gli uni,
lotta di giustizia altri,
lotta di unità e appartenenza altri ancora…
inutili ritornelli di menzogna.
Il potere e il possesso
sono parole impronunciabili
e il vocabolario perde il valore di lingua
e assume volgare inganno.
La verità sta nella stupidità umana
mai sazia di primeggiare nel torbido,
costi crimini o distruzione:
storia compressa sotto vuoto a perdere.
Si erigono nuovi muri con malefica vocazione,
tra città e città, tra diversità etniche,
tra stanchi modelli di vita…
e nuovi muri crescono dentro le coscienze
di milioni di uomini sperduti,
assenti e distratti cittadini del mondo.