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Poesia

Sorella radio

di Antonio Bruni

Il suono che usciva da armadio
gli annunci la guerra la pace
lanciava segnali segreti
portava gli stadi alle masse
canzoni alla bocca di tutti
più intense le voci dei volti
conversa nei nostri silenzi
i sensi sopiti riscalda
accende colori all’udito

posta@antoniobruni.it



poesia  

Scende la sera

di Gaetano Bagordo

La collina arsa sfiorata dal sole cadente emerge.
Ancor più lungi monte Cetona guarda severo.
Radicofani, a lui di fronte, con la torre eterna,
impera e sorveglia.

La vallata ridente, ubertosa di ortaggi e di messi
di adagia serena e gaudente.
I casolari e le strade bianche, tortuose
richiamano al riposo.

Un colombo vola trovando riparo.
Guarda il cipresso che si erge solo, solenne, austero.
Torna con passo lento dalla valle, con mano il secchio,
l’agreste.
Lo sfiora una rondine che si posa sul filo.
Incrocia la corsa un passero che si tuffa tra i pioppi.


Proposte da Alessandro Gentili  

Gli imperdonabili

Vittoria Colonna

(1490 – 1547)

Morte col fiero stral se stessa offese,
Quando oscurar pensò quel lume chiaro,
Ch' or vive in cielo e quì sempre più caro:
Che 'l bel morir più le sue glorie accese.

Onde irata ver me l' arme riprese:
Poi vide essermi dolce il colpo amaro,
Nol diè; ma col morir vivendo imparo
Quant'è crudel, quando par più cortese.

S' io cerco darle in man la morta vita,
Perchè di sua vittoria resti altera,
Ed io del mio finir lieta e felice:

per far una vendetta non più udita,
Mi lascia viva in questa morte vera.
S' ella mi fugge, or che sperar mi lice?


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)