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Humour - Tempi... moderni?

C’era una volta…

di Giuseppe Sanchioni

C’era una volta un paese piccino piccino in cui tutti parlavano. Le autorità parlavano e i cittadini parlavano.

E tutti promettevano. Le autorità promettevano e i cittadini promettevano.

E, siccome ogni promessa è debito, il paese era pieno di debiti. Le autorità erano piene di debiti che non avrebbero pagato e i cittadini erano pieni di debiti che non sapevano come pagare.

Ma ogni debito và onorato se vuoi esser rispettato. Quindi tutti dicevano che era colpa di una strega cattiva e della fattura che aveva fatto loro. Le autorità perché non volevano pagare e i cittadini perché non potevano pagare.

Ma avevano contro tutto il resto del reame che diceva che almeno la strega le fatture le faceva!

Era una situazione da incubo da cui non se ne veniva fuori.

Poi all’improvviso un trillo: era mattina e la sveglia suonava impietosa.

Mentre facevo colazione accesi la TV. C’era il primo notiziario della giornata. E il primo servizio raccontava di un Paese piccino piccino in cui tutti parlavano, poi promettevano e quindi si indebitavano perché una strega cattiva…


Humour - cronache cittadine  

Amerigo – storie da utopia

Il delitto di Laura Palmerini

49esima puntata

di Alessandro Gentili

Se il destino di un Papa è definitivo e la fine del Pontefice è la tomba, altrettanto sicura è la/il fine delle istituzioni ad Amerigo: stipendio elevato, vitalizi, poltrone per amici e parenti, pensioni d'oro, auto blu, mense gratuite, favoritismi, ruberie. Tutto sotto l'occhio della popolazione intenta all'ingrassaggio dei suoi piccoli giardini privati che, d'altronde, non riescono a sopravvivere solo con le normali "cure" e "attenzioni" (cosa che, d'altro canto, neppure le istituzioni riescono a fare).

Così, tutti all'opera: dall'ultimo bovaro al primo cittadino. Carina questa definizione, anche perchè il primo cittadino è un ex bovaro. Niente di male, capirete, con tutto quel che si vede in giro tra ex attori che diventano presidenti e intrattenitori da crociera che governano. Tuttavia l'ex bovaro non ha rinunciato alla sua redditizia attività e ha preteso, in giunta, che il pascolo "Delle Capinere" (sito archeologico a ridosso tra la periferia di Amerigo e la prima salita verso le alte conifere) fosse adibito a solo pascolo per il primo cittadino. Così quando, per errore, il gregge di Natalino Diotallevi, è finito dentro "Le Capinere", le guardie municipali, la protezione civili, Medici Senza Frontiere, l'Unicef....locali hanno alzato la voce in difesa del sindaco. Approfittando di una visita in Italia, sono giunti anche Felipe Sesto e la consorte Letizia che hanno mostrato di gradire Amerigo. Letizia ha voluto visitare "Le Capinere" mentre Felipe ha chiesto notizie di Laura Palmerini e del suo omicidio.

Letizia vorrebbe acquistare "Le Capinere" e metterci sopra una baita a uso personale, mentre Felipe è rimasto impressionato dalla storia di Laura. Poi ha chiamato il padre di Felipe che gradirebbe la nuova baita (ad uso personale), mentre la Regina Sofia ha strigliato il figlio sulle sue morbose attenzioni ai casi di omicidio. Letizia è parsa rabbuiata dopo il colloquio con il suocero e ha raccontato tutto al marito. Felipe ha chiamato il padre ma ha risposto la madre, di nuovo contrariata dai "vizietti" del marito. Nottetempo, Felipe e Letizia sono scappati e il gregge del sindaco è potuto tornare indisturbato alle "Capinere". Se guardate le immagini trasmesse l'altro giorno dalla Spagna e vi chiedete perchè i quattro Reali hanno il viso contrariato...beh, ora sapete il motivo (scrivo a ridosso delle"Capinere" e vedo il sindaco trionfante...)


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)