Ambiente
Il Tevere e Roma città
nuove attese di vita e di coesione
Un recente dibattito promosso dal Consorzio Tiberina – Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del bacino del Tevere; con il sostegno di Roma Capitale; Autorità di bacino del fiume Tevere e Associazione Amici del Tevere, ha posto ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica l’annoso problema della valorizzazione del fiume Tevere nell’ambito urbano della Capitale. Il dibattito fra esperti, studiosi, tecnici e amministratori di vario ordine, ha tracciato un ampio bilancio di interventi e ricadute di cui diamo di seguito una sintesi.
La valorizzazione del Tevere a Roma (e, in subordine, dell’Aniene e dei corsi d’acqua secondari) può considerarsi una sfida veramente strategica per l’Amministrazione Capitolina, implicando molteplici aspetti di ricerca preliminare, coinvolgimento partecipativo, azione, per un possibile piano a medio termine dal grande impatto culturale e socio-economico, da seguire nel tempo, oltre che nuovo esempio di “buona politica” nella gestione dei beni pubblici. Le valenze interdisciplinari, intersettoriali e interamministrative sono difatti tali e tante da dar luogo a una complessità che inevitabilmente porta a saturazione l’efficacia di interventi parziali.
Come per tutte le grandi Capitali, il fiume può diventare risorsa e dimensione urbana speciale. Visto lo stato attuale del Tevere a Roma, quasi corpo estraneo alla Città, per i più mero toponimo (pur conosciuto in tutto il mondo), un’azione oculata darebbe grandi risultati in termini di rapporto fra benefici e fondi impiegati, al di là dei modi di reperimento; non basta, per renderlo attrattivo a cittadini e visitatori, la pur necessaria manutenzione.
Attorno a questa linea che taglia Roma, e allo stesso tempo la lega sia al mare sia al suo hinterland naturale (il bacino idrografico, o regione Tiberina), si sintetizzano gli elementi chiave di una possibile geografia dell’intervento urbano:
Il rilancio del Tevere costituirebbe anche un grande laboratorio di coesione territoriale, integrando competenze amministrative in orizzontale e in verticale, nonché progettando interventi che coinvolgano “attori” pubblici e privati di diverse estrazioni, per ottenere il miglior risultato complessivo.