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segnalato da la Pigna

Arte

Constanza Villareal :
eco di lontane memorie


   

“…Ci siamo noi, tra le forme elementari scolpite dal tempo, dall’ acqua, dalle forze naturali: conchiglie, pietre,  montagne; e le forme luminose delle stelle: costellazioni, galassie… ci stiamo noi, contraddizione, nel mezzo: fatti di fango e di stelle, brevi e infiniti…”

Quasi un incipit del lungo romanzo della vita. Versi per un adagio sul pentagramma dei sentimenti.

Parole di un’artista: un lungo sguardo dentro sé, filtrato da un caleidoscopio che mescola colori ed immagini, capace di proiettare nel tempo umori e pensieri…e raccoglierli insieme su tele: spazi per una sintesi del cuore.

Constanza Villarreal , studi in architettura, sostituisce il tavolo obliquo con la tela, le matite col pennello, il calcolo dei volumi con la visione armonica dei colori: il paesaggio urbano visto e concepito come spazio idoneo per “fare dimora.” 

   

Strati di colore opachi e velature trasparenti convivono, “In questo processo, gli elementi architettonici dei miei paesaggi urbani diventano elementari e archetipici, pieni di forza simbolica. Strati dopo strati di colore, la via che percorro quotidianamente diventa un cammino, e il cammino un movimento. Muri, porte e finestre spariscono e si ridisegnano alla luce della memoria. Essere umani significa essere in Transito, verso una Itaca al di fuori del tempo”

Il riferimento ad Itaca che l’artista ha inteso citare richiama i versi di Jorge Luis Borges, quasi una cornice a questo suo modo di dipingere.

“Narrano che Ulisse, sazio di prodigi, / Pianse d'amore scorgendo la sua Itaca / Verde e umile. L'arte è questa Itaca / Di verde eternità, non di prodigi”.

Ancora il tempo protagonista; nello spazio dipinto ecco poggiate, con soffice tocco, conchiglie: solitarie o riunite, semplici o barocche, evocano, oltre le forme consunte, l’eco delle profondità abissali del mare… e il pensiero, accarezzato dai colori inconsueti ed intriganti, corre verso il mistero, il segreto sapere incastonato e protetto nei contorti labirinti delle vezzose forme.

      

Il ritmo fragoroso delle onde sembra chetarsi sulla tele, nel silenzio d’insieme incrociano sentieri lontani, testimoni di albe e tramonti profumati di sale e di sole, restituiti ora come lamenti amorosi all’ascolto di prodigiose conchiglie protese all’orecchio.

L’uomo non ha più età, oggi nasce già adulto e in transito verso la sua Itaca; fatto di fango e di stelle: conchiglia che racchiude i suoi misteri e i suoi segreti.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)